Spagna. Andalusia. Tra scontri e ricorsi si cerca di far partire la ricerca con le staminali embrionali

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Spagna. Andalusia. Tra scontri e ricorsi si cerca di far partire la ricerca con le staminali embrionali

Il Tribunale Costituzionale ha deciso di ammettere il ricorso presentato dal Governo centrale contro la legge andalusa sulle cellule staminali embrionali. Questo comportera la paralisi per almeno cinque mesi della norma in attesa della sentenza, per stabilire se la competenza in materia di ricerca sugli embrioni sovrannumerari e del Governo centrale o di quello autonomo.
La ministra alla Sanita Ana Pastor ha giustificato il ricorso spiegando che non ce una Spagna a due velocita nella ricerca scientifica. Ma la decisione non ha colto di sorpresa la Junta autonoma, e il consigliere per la Salute Francisco Vallejo nel corso di una conferenza stampa ha parlato infatti della cronaca di un ricorso annunciato, ecco perche in risposta e gia pronto un nuovo decreto che verra approvato tra il 3 febbraio e il 14 marzo, data delle prossime elezioni. Anche se in questo groviglio di leggi e ricorsi la situazione si complica sempre di piu.
Per riassumere e semplificare va ricordato infatti che la legge andalusa era impostata sulla vecchia legge spagnola della fecondazione assistita, e prevedeva la possibilita per i ricercatori di utilizzare gli embrioni sovrannumerari trascorsi i cinque anni dalla loro crioconservazione. Poi e arrivata la riforma della legge, in cui si prevede la ricerca su tutti gli embrioni sovrannumerari creati fino alla data della legge, ossia il 24 novembre 2003, a patto del consenso della coppia donatrice. E stato cosi presentato il ricorso dal Governo centrale contro la legge autonoma, e a distanza di un mese un nuovo ricorso -depositato sempre al Tribunale Costituzionale- e stato quello della Comunidad Autonoma, stavolta contro la legge nazionale. La contestazione e simile: invadenza di campo e di competenza.
Ora la Junta andalusa nel preannunciare il nuovo decreto, basera la norma sulla legge sulla fecondazione assistita attualmente in vigore, e, per certi versi, riconoscendone la validita, nonostante il ricorso presentato.

Mentre i due Governi si confrontano, il 23 gennaio entrera in funzione la Banca Andalusa di Cellule Staminali nel Campus tecnologico di Granada, che rifornira di embrioni i diversi gruppi di ricercatori della comunita autonoma per sviluppare tecniche per il progresso delle cure per il diabete, la rigenerazione ossea o i trapianti cellulari pancreatici, ossia le linee guide della ricerca andalusa.
Il 19 gennaio, intanto, si e insediata la Commissione Autonoma di Etica e di Ricerca Sanitaria. Un organo composto da 20 esperti di nota fama e prestigio del mondo della cultura, della ricerca, del diritto giuridico, delletica e del giornalismo. Un organo che nasce per essere indipendente, trasparente, multidisciplinare e che riflette il pluralismo politico, sociale e religioso della societa andalusa, secondo le parole del presidente della Junta Manuel Chaves pronunciate alla cerimonia inaugurale.
Ad elencare i primi impegni della Commissione e stato il consigliere Vallejo: luso e la disponibilita della ricerca cellulare in Andalusia; gli usi della medicina preventiva e rigenerativa; lo sviluppo delle linee di ricerca con le cellule staminali e la creazione di banche del Dna; le possibilita della riproduzione assistita; gli usi della pubblicita sanitaria, sempre piu lontana dal controllo pubblico e sociale, cosi come la volonta vitale anticipata -il testamento biologico.

Della commissione fa parte anche lo scienziato Bernat Soria: cio di cui gli scienziati e i pazienti necessitano, e che il lavoro si faccia, e la notizia non deve essere il ricorso ma i risultati della ricerca, precisando poi che comunque non e facile separare la politica dalle attivita quotidiane. Ma per Soria lattenzione andrebbe posta su aspetti come il finanziamento dei progetti, la qualita delle ricerche, e non sulle competenze. Ad essere onesti -ha esordito Soria in occasione della cerimonia per linsediamento della commissione-, avrei desiderato che quattro anni fa non fosse iniziata questa storia e che semplicemente si stesse facendo ricerca in Spagna da quattro anni, cioe esattamente quando si disse iniziamo. Bisogna ringraziare il Governo andaluso per lopportunita che ci da, perche permette che questa linea di ricerca inizi.
Ma Soria e intervenuto anche sul merito del ricorso presentato dal Governo centrale che non ci infastidiscano piu, che non ci dicano che si puo fare e al tempo stesso a Bruxelles votano contro la legge; ora largomentazione e che non si desidera una ricerca a due velocita: forse sara cosi, pero se cosi fosse non si concentrerebbero le risorse per la ricerca in altri luoghi; se lAndalusia ha deciso di iniziare perche non laiutano. Soria ha riconosciuto di sentirsi in una posizione scomoda perche il nostro obbiettivo e quello di stare in un laboratorio e di lavorare. Interpellato poi su che cosa avrebbe voluto chiedere al Governo, Soria ha spiegato: voglio fare delle domande corrette, ma una domanda possibile sarebbe quella di chiedere di non fare nulla e di lasciarci lavorare; questo e un campo che ha bisogno di essere regolamentato e la commissione di Etica dellAndalusia e un buon passo… Forse il miglior messaggio e che imitino lAndalusia.

Gli altri componenti della commissione oltre a Bernat Soria, direttore dellIstituto di Bioingegneria dellUniversita Miguel Hernandes di Elche, sono:
José López, direttore del Laboratorio di Ricerche Biomediche; Pedro Alfonso Cruz, professore di Diritto Costituzionale dellUniversita di Siviglia; María Concepción Iríbar, presidente della Commissione di Bioetica dellUniversita di Granada; Eduardo López Azpiarte, professore di Morale della Facolta di Teologia dellUniversita di Granada; Isabel Fernández, specialista in Medicina e presidente del Comitato Autonomo di Sperimentazioni Cliniche; Antonio Hevia, farmacologo clinico dellOspedale Virgen del Rocío; Esperanza Arriaga, antropologa e laureata in Infermeria; María Victoria Trianes, direttrice del dipartimento di Psicologia dellUniversita di Malaga; Rosario Valpuesta, professoressa di Diritto Civile dellUniversita Pablo de Olavide di Siviglia; Jerónimo Pachón, responsabile dellUnita Clinica di Malattie Infettive dellOspedale Virgen del Rocío; Carmen Mendoza, ricercatrice in biochimica e biologia molecolare; Emiliano Vázquez, medico specialista in Medicina di Empresa; Miguel Lorente, medico forense ed esperto in genetica forense e biotecnica; Luisa Balaguer, dottoressa in Diritto; Esperanza Sánchez, giornalista; Ángel Salvatierra, capo sezione di Chirurgia Toracica dellOspedale Reina Sofía di Córdoba; María Luisa Trinidad, vicedecana della Facolta di Diritto di Almería; Manuel Concha, capo del Servizio di Chirurgia Cardiovascolare dellOspedale Reina Sofía di Córdoba; Felipe Romera, direttore del Parco Tecnologico dellAndalusia.
Donatella Poretti

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Spagna. Come usare la tecnica della clonazione senza generare cloni

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Spagna. Come usare la tecnica della clonazione senza generare cloni

Due scienziate spagnole hanno ottenuto dei risultati positivi grazie ad una nuova tecnica per generare ovuli in donne che altrimenti non sarebbero state in grado di produrre. Lidea centrale e quella di utilizzare la tecnica della clonazione, senza creare un embrione clonato, ma solo un ovulo che contenga il materiale genetico della donna, e che poi possa essere fecondato in vitro con metodi convenzionali.
Il nuovo metodo si chiama semiclonazione, o aploidizzazione (aploide, che presenta una sola serie di cromosomi). Consiste nel prelevare una cellula del sangue della donna sterile ed estrarre il nucleo, che contiene il genoma completo; questo nucleo viene quindi introdotto nellovulo di una donatrice, a cui preventivamente era stato estratto il nucleo. Se fino a questo punto il procedimento e simile a quello della clonazione, poi viene indotta la divisione del genoma dellovulo (meiosi, divisione cellulare per cui si producono gameti che hanno un numero cromosomico dimezzato rispetto alla cellula iniziale, e che consente di mantenere costante il numero dei cromosomi di una specie), che fa si che resti con la meta del materiale genetico, cosi come per gli ovuli generati in maniera naturale. Quando poi lovulo viene fecondato da uno spermatozoo, viene apportata laltra meta del genoma, e va a formare lembrione.
Gli esperimenti per motivi di sicurezza legale sono stati realizzati in Portogallo e in Brasile, giacche in Spagna la legge sulla riproduzione assistita proibisce la clonazione, e non avendo previsto questo metodo restava aperto il campo ad una possibile interpretazione in senso restrittivo. Le due scienziate, hanno comunque assicurato che chiederanno lautorizzazione per proseguire e portare a vanti i loro studi in Spagna.
A dare la notizia, e ha sentire Nieves Cremades e Carmen Mendoza, e stato il quotidiano El Pais.
Quando una donna non ha ovuli, lunica scelta attualmente e quella di ricorrere ad un ovulo di una donatrice. Se sviluppiamo questa tecnica, a partire dallovulo della donatrice, la coppia potra avere un figlio con una dotazione genetica della coppia. Cioe, con la meta dei cromosomi provenienti dal padre e la meta dalla madre, anche se non ha ovuli, spiega Nieves Cremades, direttrice del laboratorio di Ginecologia dellOspedale Universitario di Alicante. Cremades e tra laltro nota in Spagna per avere ottenuto nel 1998 la nascita della prima bambina concepita da un padre senza sperma.
Cremades ha presentato i risultati delle ricerche che sta portando avanti in Portogallo allultimo congresso dellAssociazione per lo Studio della Biologia della Riproduzione, realizzato a Granada lo scorso mese. La Cremades con il ricercatore portoghese Mario Sousa da 110 ovuli di una donatrice sono riusciti ad ottenere 38 aploidi. Una cifra molto alta, basti pensare che per riuscire a clonare Dolly, gli scienziati avevano utilizzato 277 embrioni: sembra che nel citoplasma dellovulo ci sia qualcosa che induce laploidizzazione in maniera naturale, ma non sappiamo che cosa sia. I 38 ovuli creati non sono stati fecondati.
Carmen Mendoza, del dipartimento di Biochimica dellUniversita di Granada, e unaltra delle poche ricercatrici che sta portando avanti studi con questa tecnica. Sulla rivista Human Reproduction ha pubblicato uno studio realizzato insieme a Jan Tesarik, uno spagnolo di origine ceca e uno dei maggiori esperti in materia, in cui si illustra come sono arrivati a generare tre embrioni con la tecnica dellaploidizzazione, embrioni che sono attualmente congelati in Brasile.

Laploidizzazione, o semiclonazione, non e espressamente proibita nelle leggi internazionali. La Convenzione di Oviedo, sottoscritta dalla Spagna, proibisce la creazione di embrioni e la clonazione, ma potrebbe non essere applicabile in questo caso.
Questa non e clonazione. Questa e usare la tecnica della clonazione per ottenere un embrione figlio di un padre e di una madre, che non e un clone, spiega Carmen Mendoza. La Mendoza, che e perfino contraria alla ricerca con gli embrioni per ottenere cellule staminali, fa parte del comitato di bioetica della Junta andalusa e ha preannunciato che chiedera lautorizzazione per proseguire i suoi sperimenti a Granada.
Nieves Cremades va oltre e non vuole che il suo lavoro possa essere neppure associato alla clonazione, lavoro che vorrebbe continuare ad Alicante: chiedero il permesso alla Commissione Nazionale per la Riproduzione Umana Assistita perche mi permettano di farlo qui.
Laploidizzazione non solo puo servire per le donne sterili, ma anche per gli uomini. In questo caso, il nucleo di un linfocita delluomo viene inserito in un ovulo della donna. Si viene a formare una cellula triploide che dopo lattivazione, si trasforma in un aploide ed espelle la meta del materiale genetico della madre.
Donatella Poretti

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El Consejo Social de la Universidad premia la labor investigadora de alumnos y empresas

LA ENTREGA SERÁ MAÑANA MARTES

El Consejo Social de la Universidad premia la labor investigadora de alumnos y empresas
26/1/2004- 17:14- Universidad

La Universidad de Granada celebra mañana la ceremonia de entrega de los Premios del Consejo Social de la UGR, que este año han recaído en los investigadores Francisco Jesús Gámiz Pérez y María del Carmen Ramírez Tortosa, en la categoría de Jóvenes Investigadores; en el Grupo de Investigación de Circuitos y Sistemas para Procesamiento de la Información (CASIP), en la categoría de Grupos, Departamentos e Institutos de Investigación; y en la compañía MED-EL España, en la categoría de Instituciones y Empresas, según informó hoy la Universidad.

Francisco Jesús Gámiz Pérez es profesor titular del Departamento de Electrónica y Tecnología de Computadores de la Universidad de Granada y destaca por su numerosa producción científica sobre movilidad de electrones, transporte de los mismos en semiconductores, y simuladores para transistores. Actualmente, dirige varios proyectos de investigación nacionales y europeos y participa en una red de excelencia de la Unión Europea.

Por su parte, María del Carmen Ramírez Tortosa, investigadora del Instituto de Nutrición y Tecnología de los Alimentos, ha sido premiada por su importante contribución científica en el terreno de la nutrición humana, donde ha desarrollado importantes investigaciones acerca de las propiedades del aceite de oliva y estudios genéricos sobre obesidad infantil. El grupo de investigación Circuitos y Sistemas para el Procesamiento de la Información, del Departamento de Arquitectura y Tecnología de Computadores, ha sido distinguido en la categoría de Grupos, Departamentos e Institutos de Investigación, por su productiva relación con empresas e instituciones, que se ha traducido en la consecución de numerosos contratos de investigación.

El grupo, dirigido por Alberto Prieto Espinosa, tiene 16 proyectos de investigación vigentes, con una financiación total que asciende a más de dos millones de euros. El número de contratos con empresas, tesis doctorales leídas, y becarios y contratados con cargo a sus proyectos, han convertido a este grupo en uno de los más competitivos de la Universidad de Granada. La empresa MED-EL España ha recibido, por su parte, el premio a empresas e instituciones que se distinguen por contratar investigación de la Universidad de Granada, gracias a su prolífica colaboración con la institución universitaria desde el año 1999 a través de contratos de investigación y convenios para la realización de tesis doctorales dentro del Programa Piloto de Transferencia de Resultados de Investigación de la UGR.

La colaboración de MED-EL España con la Universidad de Granada se desarrolla en un campo de actividad que combina aspectos relacionados con las Ciencias de la Salud y con la Ingeniería de Telecomunicaciones, dos ámbitos de interés estratégico y prioritario para la UGR en particular, y para la sociedad granadina, en general. El Consejo Social de la Universidad de Granada destina, con estos premios, un total de 24.000 euros para apoyar e impulsar la actividad científica universitaria. A excepción del premio a las empresas e instituciones que destacan por su contratación de investigación y actividades a la Universidad, que tiene carácter honorífico, en el resto de categorías, los premiados reciben, además del reconocimiento a su labor, un importante incentivo económico para sus proyectos e investigaciones. En el caso de los jóvenes investigadores, cada uno recibe un total de 6.000 euros, mientras la dotación económica para los institutos, grupos y departamentos alcanza los 12.000 euros.

Por Gd

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La predicción del tiempo, por Internet

LA UNIVERSIDAD LA DIFUNDIRÁ CON UN 70% DE FIABILIDAD

La predicción del tiempo, por Internet
26/1/2004

El proyecto puede ser de gran importancia para la agricultura y la industria hidroeléctrica. (GD)

El grupo de Física de la Atmósfera de la Universidad de Granada, coordinado por la profesora Yolanda Castro, ha puesto en marcha un proyecto de predicción climática en Europa que permitirá en breve la creación de una página web en Internet a través de la cual se difundirán las predicciones estacionales para las diferentes regiones de España, con una fiabilidad de entre un 60 y un 70 por ciento, según informó hoy en un comunicado el codirector de dicha tesis doctoral, Antonio David Pozo.

Los primeros resultados del estudio confirman el cambio climático a largo plazo ya anunciado por la comunidad científica, además de establecer que entre el diez y el 30 por ciento de la electricidad que se consume en España se extrae de fuentes hídricas, de ahí que empresas como Endesa, Iberdrola y Unión Fenosa, colaboren con el único equipo español cuyos proyectos se aproximan a la predicción, una estación antes, de las precipitaciones y las temperaturas en Europa.

Asimismo, subrayó que, junto a las prometedoras aplicaciones para la industria hidroeléctrica, el proyecto puede ser de gran importancia para la agricultura, ya que hasta el momento sólo el norte de Brasil y Australia utilizan este tipo de predicción estacional, debido a sus especiales características climáticas. Para ello, utilizan el análisis singular espectral, un método matemático que permiter asociar variaciones de las temperaturas de la superficie del mar Atlántico Norte con los parámetros climáticos continentales.

Con el objetivo de profundizar en esta línea de investigación, el grupo científico de la Universidad de Granada pretende mejorar su modelo estadístico, incorporando otros factores, como el ENSO, conocido popularmente como El Niño, un modo de variabilidad que afecta al clima glogal que tiene su origen en las variaciones términdas del Oceáno Pacífico.

Por Gd

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Medicina acoge un concierto del Cuarteto Atlántico

MAÑANA MARTES A LAS 20:00 HORAS

Medicina acoge un concierto del Cuarteto Atlántico
26/1/2004- 23:10- Universidad

El próximo martes 27 de enero, el Cuarteto Atlántico ofrecerá un concierto a las 20 horas en el Aula Magna de la Facultad de Medicina. El concierto, organizado por la cátedra Manuel de Falla de la Universidad de Granada, se inscribe dentro del ciclo “Música de Cámara en la Universidad”.

El Cuarteto Atlántico fue formado con el propósito de acercar, mediante la música, las orillas del Océano Atlántico. La voluntad de mestizaje de esta agrupación queda plasmada tanto en la elección del repertorio, como en el origen de sus propios integrantes (España, Argentina, Chile). Su labor quiere ser un viaje de ida y vuelta en el que dialoguen y se integren los mundos sonoros hispanoamericanos con la tradición musical del Viejo Continente.

Los miembros del Cuarteto, Delia Galán (violín), Ana Luque (violín), Mónica López (viola) y Gabriel Delgado (violonchelo) han ofrecido, individualmente, numerosos conciertos con orquesta y recitales de música de cámara en Alemania, Italia, España, Argentina, Chile, Estados Unidos, etc. En 2001 decidieron unirse para aunar su conocimiento de los diferentes estilos y tradiciones musicales y transmitir al público un mensaje de concordia y comunicación cultural.

Por Gd

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Nace en Granada el Primer Observatorio Municipal andaluz de Personas Mayores

SEGUNDO DE ESPAÑA

Nace en Granada el Primer Observatorio Municipal andaluz de Personas Mayores
26/1/2004- 19:29- Sociedad

En Granada existen 65.000 personas mayores de 65 años. (GD)

El Ayuntamiento de Granada cuenta desde hoy con el primer Observatorio Municipal de Personas Mayores de Andalucía y el segundo de España, una iniciativa que evaluará y tratará de atender las demandas de la población mayor de 65 años en la capital. La iniciativa, promovida por la Concejalía de Bienestar Social, Familia e Igualdad de Oportunidades en coordinación con la cátedra de Psicogerontología de la Universidad de Granada y la Asociación Nacional de Gerontología evaluará, en una primera fase, el grado de satisfacción que los granadinos mayores de 65 años tienen de las políticas dirigidas a este colectivo desde el Ayuntamiento de Granada.

En rueda de prensa, la concejala de Bienestar Social, Familia e Igualdad de Oportunidades, Ana López Andújar, explicó que esta primera fase, que contará con un presupuesto inicial de 18.000 euros, se llevará a cabo a través de 800 encuestas cara a cara a integrantes de este segmento de población en todos los barrios de Granada. Esta encuesta permitirá al Ayuntamiento de Granada conocer las diferentes realidades de este colectivo según el barrio en el que viven, sus preferencias y demandas, y si las políticas para mayores promovidas por el Ayuntamiento cubren o no sus expectativas, señaló López Andújar.

Los resultados del sondeo serán contrastados, en una segunda fase, con observatorios y entidades de estas mismas características a nivel nacional e incluso internacional, a fin de alcanzar una visión más global de las necesidades de los mayores de 65 años. Por último, en una tercera fase, el Observatorio diseñará iniciativas en consonancia con las preferencias y demandas señaladas por los mayores, que servirán de orientación al Ayuntamiento en la puesta en marcha de políticas municipales dirigidas a este colectivo. El objetivo de la iniciativa es lograr una mayor integración de los mayores de 65 años con la población, en un intento por convertir a Granada en una ciudad más humana que contribuya a aliviar la soledad, principal mal que aqueja a este colectivo, actualmente integrado por 65.000 granadinos, el 18 por ciento de la población total.

Por Gd

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Granada.- La Universidad de Granada difundirá por Internet la predicción del tiempo con una fiabilidad del 70 por ciento

26 de enero de 2004, 16h20

Granada.- La Universidad de Granada difundirá por Internet la predicción del tiempo con una fiabilidad del 70 por ciento
GRANADA, 26 (EUROPA PRESS)

El grupo de Física de la Atmósfera de la Universidad de Granada, coordinado por la profesora Yolanda Castro, ha puesto en marcha un proyecto de predicción climática en Europa que permitirá en breve la creación de una página web en Internet a través de la cual se difundirán las predicciones estacionales para las diferentes regiones de España, con una fiabilidad de entre un 60 y un 70 por ciento, según informó hoy en un comunicado el codirector de dicha tesis PUBLICIDAD

doctoral, Antonio David Pozo.

Los primeros resultados del estudio confirman el cambio climático a largo plazo ya anunciado por la comunidad científica, además de establecer que entre el diez y el 30 por ciento de la electricidad que se consume en España se extrae de fuentes hídricas, de ahí que empresas como Endesa, Iberdrola y Unión Fenosa, colaboren con el único equipo español cuyos proyectos se aproximan a la predicción, una estación antes, de las precipitaciones y las temperaturas en Europa.

Asimismo, subrayó que, junto a las prometedoras aplicaciones para la industria hidroeléctrica, el proyecto puede ser de gran importancia para la agricultura, ya que hasta el momento sólo el norte de Brasil y Australia utilizan este tipo de predicción estacional, debido a sus especiales características climáticas.

Para ello, utilizan el análisis singular espectral, un método matemático que permiter asociar variaciones de las temperaturas de la superficie del mar Atlántico Norte con los parámetros climáticos continentales. Con el objetivo de profundizar en esta línea de investigación, el grupo científico de la Universidad de Granada pretende mejorar su modelo estadístico, incorporando otros factores, como el ENSO, conocido popularmente como El Niño, un modo de variabilidad que afecta al clima glogal que tiene su origen en las variaciones términdas del Oceáno Pacífico.

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Un libro recoje el papel de la mujer en la universidad de andalucía

UNINEWS/BREVES DEL DÍA
Un libro recoje el papel de la mujer en la universidad de andalucía
La consejera de Educación y Ciencia de la Junta, Cándida Martínez, presentó ayer el libro Los estudios de las mujeres en las universidades andaluzas, donde se refleja el papel de la mujer en la universidad. Se trata de un libro de reflexión sobre el porcentaje de mujeres que hay en las universidades, de los proyectos de investigación que están haciendo, las asignaturas y cursos de doctorado que están realizando desde la perspectiva de género.
El manual es el resultado de unas jornadas que se celebraron hace menos de un año en el Parlamento, organizadas por los Consejos Sociales de las universidades, con el objetivo de conocer cuál es la situación de las mujeres en las universidades y qué están aportando al conocimiento para transformar el mundo. Las conclusiones de esas jornadas están en el libro, donde se pone de manifiesto el avance que las mujeres han hecho incorporándose a la universidad.

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La Universidad de Granada desarrolla un proyecto de predicción climática en Europa

ESTUDIOS
La Universidad de Granada desarrolla un proyecto de predicción climática en Europa

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Físicos de la Universidad de Granada han desarrollado un proyecto de predicción climática en Europa con una estación de antelación mediante el análisis de las temperaturas de la superficie del Atlántico Norte. Entre sus resultados figuran datos que confirman el cambio climático y, por otro lado, el proyecto desarrollado permite hacer predicciones climáticas estacionales para las diferentes regiones de España. Este proyecto, presentado desde el grupo Física de la Atmósfera, cuenta con el apoyo de importantes empresas como Endesa, Iberdrola y Unión Fenosa. / EFE
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La Universidad de Granada difundirá por Internet la predicción del tiempo, con una fiabilidad del 70 por ciento

EMPRESAS – Tecnología
La Universidad de Granada difundirá por Internet la predicción del tiempo, con una fiabilidad del 70 por ciento
Lunes, 26 de Enero de 2004, 12h35
Fuente: Europa Press

GRANADA, 26 (EUROPA PRESS)
El grupo de Física de la Atmósfera de la Universidad de Granada, coordinado por la profesora Yolanda Castro, ha puesto en marcha un proyecto de predicción climática en Europa que permitirá en breve la creación de un web a través del cual se difundirán las predicciones estacionales para las diferentes regiones de España, con una fiabilidad de entre un 60 y un 70 por ciento, según informó hoy en un comunicado el codirector de dicha tesis doctoral, Antonio David Pozo.

Los primeros resultados del estudio confirman el cambio climático a largo plazo ya anunciado por la comunidad científica, además de establecer que entre el diez y el 30 por ciento de la electricidad que se consume en España se extrae de fuentes hídricas, de ahí que empresas como Endesa, Iberdrola y Unión Fenosa, colaboren con el único equipo español cuyos proyectos se aproximan a la predicción, una estación antes, de las precipitaciones y las temperaturas en Europa.

Asimismo, subrayó que, junto a las prometedoras aplicaciones para la industria hidroeléctrica, el proyecto puede ser de gran importancia para la agricultura, ya que hasta el momento sólo el norte de Brasil y Australia utilizan este tipo de predicción estacional, debido a sus especiales características climáticas.

Para ello, utilizan el análisis singular espectral, un método matemático que permiter asociar variaciones de las temperaturas de la superficie del mar Atlántico Norte con los parámetros climáticos continentales. Con el objetivo de profundizar en esta línea de investigación, el grupo científico de la Universidad de Granada pretende mejorar su modelo estadístico, incorporando otros factores, como el ENSO, conocido popularmente como El Niño, un modo de variabilidad que afecta al clima glogal que tiene su origen en las variaciones términdas del Oceáno Pacífico.

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La Universidad de Granada difundirá por Internet la predicción del tiempo, con una fiabilidad del 70 por ciento

Tecnología
Acualizado martes, 27 de enero de 2004

La Universidad de Granada difundirá por Internet la predicción del tiempo, con una fiabilidad del 70 por ciento

Noticia publicada a las 16:31
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GRANADA, 26 (EUROPA PRESS)

El grupo de Física de la Atmósfera de la Universidad de Granada, coordinado por la profesora Yolanda Castro, ha puesto en marcha un proyecto de predicción climática en Europa que permitirá en breve la creación de un web a través del cual se difundirán las predicciones estacionales para las diferentes regiones de España, con una fiabilidad de entre un 60 y un 70 por ciento, según informó hoy en un comunicado el codirector de dicha tesis doctoral, Antonio David Pozo.

Los primeros resultados del estudio confirman el cambio climático a largo plazo ya anunciado por la comunidad científica, además de establecer que entre el diez y el 30 por ciento de la electricidad que se consume en España se extrae de fuentes hídricas, de ahí que empresas como Endesa, Iberdrola y Unión Fenosa, colaboren con el único equipo español cuyos proyectos se aproximan a la predicción, una estación antes, de las precipitaciones y las temperaturas en Europa.

Asimismo, subrayó que, junto a las prometedoras aplicaciones para la industria hidroeléctrica, el proyecto puede ser de gran importancia para la agricultura, ya que hasta el momento sólo el norte de Brasil y Australia utilizan este tipo de predicción estacional, debido a sus especiales características climáticas.

Para ello, utilizan el análisis singular espectral, un método matemático que permiter asociar variaciones de las temperaturas de la superficie del mar Atlántico Norte con los parámetros climáticos continentales. Con el objetivo de profundizar en esta línea de investigación, el grupo científico de la Universidad de Granada pretende mejorar su modelo estadístico, incorporando otros factores, como el ENSO, conocido popularmente como El Niño, un modo de variabilidad que afecta al clima glogal que tiene su origen en las variaciones términdas del Oceáno Pacífico.

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La reforma universitaria hacia la convergencia disminuye su velocidad

La reforma universitaria hacia la convergencia disminuye su velocidad

ABC

MADRID. La Ley Orgánica de Universidades (LOU) también ve reducida su velocidad. Aseguran en el Ministerio que por razones técnicas, aunque en los campus se atribuye al periodo electoral este parón normativo que afecta a la modificación de la estructura de las carreras superiores para adaptarlas al Espacio Europeo de Enseñanza Superior y facilitar a los titulados españoles la posibilidad de competir con garantías de éxito en el nuevo marco europeo. Han visto la luz algunos decretos sobre la convergencia europea. Los decretos de Grado y Posgrado han pasado ya los filtros pertinentes y han sido presentados a la Mesa sectorial de Universidades. Sin embargo y como dejó entrever la propia ministra de Educación, Pilar del Castillo, en recientes declaraciones a ABC, deberán esperar a la composición del Gobierno que surja de las elecciones para pasar el trámite del Consejo de Ministros y ser publicadas en el BOE. Otras cuestiones pendientes se refieren a la normativa sobre la Función Pública docente.

Como en el caso de la LOCE, las Comunidades Autónomas tiene en sus manos una parte importante de responsabilidad en el éxito de la reforma superior. En sus manos quedan aspectos tan importantes como la financiación de las Universidades o la regulación de las nuevas figuras de profesores contratados conforme a lo establecido en la LOU. Las Autonomías tiene reservadas también competencias de evaluación para sus profesores contratados, aunque con carácter nacional pertenece a la Aneca.

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