Comme chez Pinocchio, notre nez réagit sous l’effet du mensonge

Découverte insolite dans une université espagnole. Des scientifiques se sont penchés sur l’activité de notre visage sous l’effet du mensonge. Leurs conclusions sont sans appels, si le mensonge n’allonge pas le nez, il le fait gonfler.

Quand notre nez gonfle sous le nez du mensonge
Selon un communiqué de presse, une équipe de chercheurs de l’Université de grenade a révélé que si le nez ne s’allonge pas pendant un mensonge, il pourrait réellement gonfler, sous l’activité du cerveau.

Un signe quasiment imperceptible à l’œil nu. C’est grâce à la thermographie que les scientifiques espagnols ont tenté d’examiner l’activité du cerveau par le biais des réactions émotionnelles sur le visage.

Cette étude a notamment permis de démontrer que l’effort mental engendre une baisse de la température chez le patient.

Le cortex insulaire à l’origine de nos réactions faciales
Cette température augmente en revanche lorsque le patient est confronté à une situation d’anxiété. Lorsque les patients mentent, c’est alors leur nez qui est le plus révélateur. Ce dernier, selon les images thermographiques, devient rouge et gonfle légèrement.

Selon les conclusions des chercheurs, publiées sur le site LiveScience, c’est le cortex insulaire, région du cerveau notamment à l’origine de la conscience et de la régulation des températures corporelles, qui déclencherait cette réaction physique.

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Comme chez Pinocchio, notre nez réagit sous l’effet du mensonge

Découverte insolite dans une université espagnole. Des scientifiques se sont penchés sur l’activité de notre visage sous l’effet du mensonge. Leurs conclusions sont sans appels, si le mensonge n’allonge pas le nez, il le fait gonfler.

Quand notre nez gonfle sous le nez du mensonge
Selon un communiqué de presse, une équipe de chercheurs de l’Université de grenade a révélé que si le nez ne s’allonge pas pendant un mensonge, il pourrait réellement gonfler, sous l’activité du cerveau.

Un signe quasiment imperceptible à l’œil nu. C’est grâce à la thermographie que les scientifiques espagnols ont tenté d’examiner l’activité du cerveau par le biais des réactions émotionnelles sur le visage.

Cette étude a notamment permis de démontrer que l’effort mental engendre une baisse de la température chez le patient.

Le cortex insulaire à l’origine de nos réactions faciales
Cette température augmente en revanche lorsque le patient est confronté à une situation d’anxiété. Lorsque les patients mentent, c’est alors leur nez qui est le plus révélateur. Ce dernier, selon les images thermographiques, devient rouge et gonfle légèrement.

Selon les conclusions des chercheurs, publiées sur le site LiveScience, c’est le cortex insulaire, région du cerveau notamment à l’origine de la conscience et de la régulation des températures corporelles, qui déclencherait cette réaction physique.

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Collodi aveva ragione: le bugie si vedono dal naso

Ricercatori dell’Università di Granada hanno scoperto che le bugie si vedono dal naso: chiaro esempio di come la letteratura possa avere intuizioni che poi la scienza conferma. Carlo Collodi, infatti, faceva allungare il naso di Pinocchio ogni volta che diceva una bugia. La ricerca scientifica conferma che quando diciamo una bugia, possiamo scoprirlo dal naso: non perché ci si allunghi, ma perché ne cambia la temperatura. In generale questo succede quando compiamo uno sforzo mentale o abbiamo un attacco di ansia.

Quando una persona mente, si produce un cosiddetto «effetto Pinocchio» grazie al quale la temperatura della punta del naso aumenta o diminuisce, come anche varia la temperatura intorno agli occhi. Se poi compiamo un grande sforzo mentale, la temperatura del naso scende, mentre se siamo vittime di un attacco di ansia, assistiamo a un aumento generale di tutta la temperatura del volto. Sono queste le conclusioni cui sono giunti i ricercatori del dipartimento di psicologia sperimentale dell’Università di Granada.

La termografia – come leggiamo su Wikipedia – è una tecnica di telerilevamento, effettuata tramite l’acquisizione di immagini nel campo dell’infrarosso. In pratica è una tecnica basata sulla rilevazione delle temperatura dei corpi e si applica a molti settori quali l’industria, le costruzioni o la medicina.

Nel secolo XX la termografia ha avuto grande sviluppo dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando l’esercito degli Stati Uniti d’America sperimentava metodologie per invididuare la posizione dei nemici (è la cosiddetta visione notturna).

Per tornare a Carlo Collodi e a Pinocchio: vi ricordate il passo in cui il naso del burattino cresce? Eccolo:

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Collodi aveva ragione: le bugie si vedono dal naso

Ricercatori dell’Università di Granada hanno scoperto che le bugie si vedono dal naso: chiaro esempio di come la letteratura possa avere intuizioni che poi la scienza conferma. Carlo Collodi, infatti, faceva allungare il naso di Pinocchio ogni volta che diceva una bugia. La ricerca scientifica conferma che quando diciamo una bugia, possiamo scoprirlo dal naso: non perché ci si allunghi, ma perché ne cambia la temperatura. In generale questo succede quando compiamo uno sforzo mentale o abbiamo un attacco di ansia.

Quando una persona mente, si produce un cosiddetto «effetto Pinocchio» grazie al quale la temperatura della punta del naso aumenta o diminuisce, come anche varia la temperatura intorno agli occhi. Se poi compiamo un grande sforzo mentale, la temperatura del naso scende, mentre se siamo vittime di un attacco di ansia, assistiamo a un aumento generale di tutta la temperatura del volto. Sono queste le conclusioni cui sono giunti i ricercatori del dipartimento di psicologia sperimentale dell’Università di Granada.

La termografia – come leggiamo su Wikipedia – è una tecnica di telerilevamento, effettuata tramite l’acquisizione di immagini nel campo dell’infrarosso. In pratica è una tecnica basata sulla rilevazione delle temperatura dei corpi e si applica a molti settori quali l’industria, le costruzioni o la medicina.

Nel secolo XX la termografia ha avuto grande sviluppo dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando l’esercito degli Stati Uniti d’America sperimentava metodologie per invididuare la posizione dei nemici (è la cosiddetta visione notturna).

Per tornare a Carlo Collodi e a Pinocchio: vi ricordate il passo in cui il naso del burattino cresce? Eccolo:

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Melilla Hoy

Pág. 22: Ampliada hasta el 25 d eenero la inscripción al Máster de Enfermería en el Campus

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Melilla Hoy

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El Telegrama de Melilla

Pág. 14: El Campus de Melilla amplía el plazo de inscripción para el Máster de Enfermería

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El Telegrama de Melilla

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El Faro de Melilla

Pág. 15: El Campus amplía el plazo de matrícula para el máster de Enfermería

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20 minutos

Pág. 7 – Publicidad: Exposición V Centenario del Hospital Real, 30 años sede del Rectorado de la Universidad de Granada

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