Gli effetti devastanti di un tiro mancino

Gli effetti devastanti di un tiro mancino

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell\’etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo.

LA NOTIZIA. La mano con cui scriviamo cambia la nostra visione del mondo, e può influenzare perfino il nostro modo di considerare i concetti più astratti come il bene o il male: per i mancini il buono del mondo è tutto spostato a sinistra, per i destrimani il contrario.
È la conclusione di Julio Santiago de Torres, dell\’Università di Granada, che ha eseguito la revisione di numerosi studi su destri e mancini e ha pubblicato i suoi risultati sulla rivista «Ciencia Cognitiva: Revista Electrónica de Divulgación». Dalla disamina di molti precedenti studi sui mancini e sui destri l\’esperto ha desunto che le nostre esperienze percettive e motorie, irrimediabilmente legate alla mano dominante, esercitano un\’influenza notevole su come vediamo il mondo e perfino su come teorizziamo i concetti più astratti come il bene e il male.
Si sa, i mancini sono in minoranza, infatti contando anche quelli «corretti» a causa di pregiudizi e superstizioni sulla mano sinistra, rappresentano circa il 10 per cento delle persone. Il mancinismo deriva dalla dominanza dell\’emisfero destro del cervello, mentre nei destri è dominante l\’emisfero sinistro. Spesso si è detto che questa differenza cerebrale fa sì che i mancini siano mediamente più intelligenti, più creativi, e questa idea è stata spesso alimentata dal fatto che molti artisti o geni del passato usavano la «mano del diavolo». Infatti, la sinistra è stata sempre considerata la mano «perduta», e sinistro è qualcosa di losco e abietto, funesto. Eppure, nonostante la cultura abbia radicato pregiudizi così profondi sulla mano sinistra, i mancini, stando all\’analisi di Santiago de Torres hanno continuato ad avere la loro «sinistra» visione del mondo.
Uno studio recente di Daniel Casasanto, della Stanford University, rileva Santiago, ha mostrato che quando si chiede a un mancino di collocare oggetti o persone con una connotazione positiva nello spazio di un diagramma, loro li collocano sempre a sinistra, mentre mettono a destra le cose negative. I destri fanno il contrario. Inoltre su un disegno gli oggetti e persone collocati a sinistra sono sempre positivi per un mancino, mentre vale il contrario per il destrimane. Quindi, conclude Santiago, nonostante l\’associazione tra destra e sinistra e il sistema simbolico del mondo sia profonda (con la destra come simbolo del bene e la sinistra del male), l\’esperienza senso-motoria dei mancini fa vedere loro il mondo in modo opposto. (fonte: Ansa, 29 gennaio 2010)

FUORI DALLA NOTIZIA. È ufficiale, da domani Lionel Messi, il fuoriclasse del Barcellona, non potrà più toccare la palla con il piede sinistro in partite ufficiali. Il provvedimento – nei confronti del quale il club calcistico azulgrana ha già annunciato ricorso in tribunale – è una diretta conseguenza dell\’entrata in vigore, in tutta Europa, del cosiddetto lodo contro la genialità dei mancini, ispirato, a detta dei firmatari della legge continentale, a «criteri di maggior equità» in molti settori, fra i quali, appunto, lo sport.
Se Messi vorrà continuare a usare il suo inimitabile piede sinistro per giocare a calcio, dovrà aspettare le partite della nazionale argentina (i patrimoni nazionali dei vari Paesi non sono soggetti alla legge Ue) o trasferirsi in una società sudamericana.
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Haiti: arrestati presunti trafficanti di bambini

Haiti: arrestati presunti trafficanti di bambini

Tentavano di portare fuori da Haiti trentatre bambini, dichiarandoli orfani del terremoto. Dieci cittadini americani, cinque uomini e cinque donne, sono stati arrestati al confine con la Repubblica Dominicana perché privi di autorizzazioni e documenti attestanti che i piccoli avessero perso i genitori. Il timore è che i bambini, tutti dai 2 mesi ai 12 anni, fossero destinati a un giro d’adozioni illecite.
Trasferiti a Port-au-Prince, i sospetti hanno detto di appartenere a un’associazione con sede in Idaho, chiamata “New Life Children’s Refuge”. Laura Sillsby, una di loro, si difende dicendo di aver ottenuto il via libera da Santo Domingo.
Fermato in seguito a un controllo di routine al bus su cui viaggiava, il gruppo era diretto a Cabarete, nella Repubblica Dominicana. Una tappa temporanea, in attesa di alloggiare i piccoli in un orfanotrofio in costruzione nella la città di Magante.
Contro il traffico di bambini e per favorire il ricongiungimento familiare, la Spagna ha annunciato che metterà a disposizione un programma sviluppato dall’Università di Granada. Basato sul test del Dna, consentirà di identificare genitori e parenti dei possibili orfani.
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Left-Handers Believe The «left» Is an Indication of Good Things

Left-Handers Believe The «left» Is an Indication of Good Things

Left-handers tend to associate the left with nice and good things and the right with ugly and bad things, a research has found.

The above conclusion is a part of the many studies compiled by professor Julio Santiago de Torres, from the Department of Experimental Psychology and Behavioural Physiology at the University of Granada, published in Ciencia Cognitiva: Revista Electrónica de Divulgación.

Researcher Daniel Casasanto (Stanford University) found out that left-handers tend to associate the left with nice and good things and the right with ugly and bad things, which goes against the enormous power of cultural context in which they live and the language they use.

In one of his experiments, Casasanto presented participants a diagram that depicts a character who was planning a trip to the zoo, and who loves zebras and thinks they are good, but dislikes pandas and thinks they are bad. The participant had to draw a zebra in the box that best represented good things and a panda in the box that best represented bad things.

Most of right-handed people located good things in the box on the right while left-handers placed them in the box on the left. Interestingly, only 14 percent of participants thought that his election had to do with what his dominant hand was.

Then, to see whether the left or right location could affect rating dimensions on abstract personality, he asked another group of participants to rate pairs of objects depicted in another drawing, indicating which of the two seemed more intelligent, more honest, more attractive and happier. And in a final experiment, participants were asked to assess which candidate would they chose for a job, or what product would they buy in a store.
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Illegally adopted Filipino babies traced

Illegally adopted Filipino babies traced

Humanitarian workers using DNA tests are offering to help track down Filipino babies illegally sent to Singapore for adoption in affluent countries.

“Women posing as their mothers would go to Singapore using fake identification to make authorities believe that the babies are theirs,” said Amihan Abueva, regional coordinator of the NGO Asia Against Child Trafficking.

“But once in Singapore, the babies are left behind,” Abueva told a forum on “DNA-Prokids: Using DNA To Help Fight Child-Trafficking.”

“The trouble is that there are no complainants,” Justice Undersecretary Ricardo Blancaflor told reporters on the sidelines of the forum at the University of the Philippines in Diliman, Quezon City.

“Parents also do not know where to go. They do not even know whom to accuse since no one knows where the child went,” Blancaflor said.

DNA-Prokids is an international humanitarian initiative that establishes and uses the genetic identification of children taken by force in an effort to return them to their families.

Began in 2004, the effort is headed by two forensic scientists—Dr. Jose A. Lorente of the University of Granada in Spain, and Dr. Arthur J. Eisenberg, co-director of the University of North Texas Center for Human Identification.

The UP Natural Sciences Research Institute’s DNA Analysis Laboratory recently joined DNA-Prokids’ efforts to deter child trafficking by providing free services to families with missing children.

Lorente warned the meeting that child trafficking was now considered an international epidemic and could be “the No. 1 crime worldwide by 2010.”

“Heroin, at least, can be detected. But it is very difficult to prove that the child carried by an adult is really his,” he said.

No systematic method

“As long as there is no systematic method to track down parents and bring back their children to them, children [will continue to be] abducted. Guatemalan children, for example, are abducted and brought to the United States and Europe where there are markets for illegal adoption,” Lorente said.

Dr. Maria Corazon de Ungria, head of the UP National Scientific Research Institute’s DNA Analysis Laboratory, explained that DNA or deoxyribonucleic acid “is the blueprint of all living creatures and those once alive.”

DNA tests are now commonly used to establish the paternity of a child, especially in child support cases.

According to De Ungria, a child inherits DNA properties from both the father and the mother. Y-DNA testing, which detects the male Y chromosome, establishes the father-child link.

Mitochondrial DNA that is passed on from mother to child is used to trace the mother’s family or genetic lineage.

Because DNA is chemically stable, can survive over several years even after the death of an individual, and is unique to every creature, it is considered a reliable measure of genetic origin.

Right to identity

Lorente identified northern India, China and the Philippines among the Asian countries with “statistically large percentage of cases” of illegal adoptions.

This means many children from these countries end up abroad and become victims of trafficking “whether through prostitution, forced labor, militant activities or illegal adoptions.”

The forum’s program stated that 50 percent of the 600,000 to 800,000 people “trafficked across international borders each year are under 17 years old.”

Lorente said UN studies showed that Central and South America, Africa, Central and Southeast Asia were the prime sources of children brought to North America, Canada, the United States, Europe, Japan, Australia and New Zealand.

“One of the basic rights of a child is the right to identity. If a child is without documents, his identity can still be established through DNA analysis. But this requires the help of governments concerned and needs cooperation and coordination of their agencies,” Lorente said.

De Ungria wants the UP DNA laboratory to work with the Inter-Agency Council Against Trafficking and get a sponsorship from the Department of Science and Technology “because DNA tests are admittedly expensive.”

Lack of coordination

All cases of free DNA testing that the UP laboratory accepts will be financed by DNA-Prokids International provided these are done in efforts to reunite abducted children and their parents.

The UP institute indicated that DNA analysis ranged from P3,000 for the “sampling, extraction and storage of a biological sample for five years” to P60,000 for samples taken from a child and two parents for use in legal cases.

Lorente said that efforts to reunite parents and kidnapped children had been marred by the lack of coordination among government agencies in various countries.

He noted that in the Philippines, “there is a problem of processing evidence and DNA testing so DNA-Prokids International will collaborate by offering its support and finances from grants.”

Lorente said DNA-Prokids International released its first batch of DNA analyses in 2005 that was used in efforts to recover children forcibly taken from Latin America, Nepal, Guatemala and India.

Index system

In Guatemala, cheek swabs taken from 23 children rescued from an illegal adoption syndicate allowed authorities to track down their families who reported that they were abducted, Lorente said.

Lorente and Eisenberg are working on a combined DNA index system, an international database of DNA profiles taken from rescued children and parents who volunteered theirs.

The scientists foresee that once a worldwide system is in place, it would be easier for authorities trying to track down missing children if DNA profiles are readily available for a possible analysis with those claiming to be their biological parents.

Eisenberg said that the sharing of such data would be limited.

“Subjects would only be known by the serial numbers provided by the laboratory. There will absolutely be no sharing of DNA-Prokids information with other agencies. We will only have an exchange of critical information and share profiles in a protected environment using only ID numbers,” he explained.

“Reliability is the key. We want to provide a system that is accurate, whose interpretation is without question and that would be provided and shared at no cost,” Eisenberg said.
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Un programa de identificación creado en Granada luchará contra el tráfico de niños

Un programa de identificación creado en Granada luchará contra el tráfico de niños

La consejera de Justicia y Administración Pública, Begoña Álvarez, asistirá en Madrid a la presentación de un programa de identificación genética para luchar contra el tráfico ilegal de menores, que se va a implantar en Haití y que ha sido desarrollado por la Universidad de Granada.

Al acto asistirán también la secretaria de Estado de Cooperación Internacional, Soraya Rodríguez; la embajadora de Haití en España, Yolette Azor, y expertos de la Universidad de Granada.

La Universidad de Granada ha desarrollado un programa de identificación genética para luchar contra el tráfico ilegal de menores en Haití. Se va a implantar de forma gratuita en el país caribeño gracias a la colaboración del Gobierno español. Hoy vamos a conocerlo en detalle porque va a ser presentado en Madrid.

El programa, que recibe el nombre de DNA-Prokids y que se implantará de forma gratuita en Haití, consiste en tomar muestras biológicas –saliva, gotas de sangre– de todos aquellos menores de 18 años que carezcan de familia reconocida y de todos aquellos padres o madres que denuncien la desaparición de sus hijos, explica el comunicado.

Con estas muestras se hará una base de datos «ad hoc» que se pondrá a disposición de las autoridades de Haití. Según AECID, el coste de la aplicación de este programa se estima en 250 euros por cada caso, si bien DNA-Prokids lo hará de forma gratuita.

Este programa, ideado y desarrollado por la Universidad de Granada, comenzó a implantarse en 2009 en diversos países con la cooperación de la Universidad del Norte de Texas. Hasta ahora ha contribuido a identificar en doce países a más de 230 menores víctimas del tráfico ilegal de personas, destaca AECID.

Desde el pasado mes de junio cuenta con una ayuda de 500.000 dólares de la multinacional Life Technologies para ampliar su actividad. Además, también cuenta con el patrocinio privado de BBVA, Fundación Botín-Santander y CajaGranada, así como de la Junta de Andalucía.

El Fondo de la ONU para la Infancia (UNICEF) ha expresado su preocupación por el riesgo de que los menores que han quedado solos tras el seísmo puedan ser víctimas del tráfico ilegal de personas y ha alertado de que aunque la adopción internacional puede ser una opción para estos pequeños, ésta deber siempre el último recurso. En primer lugar, según UNICEF, se debe confirmar que el niño no tiene ningún otro pariente cercano y realmente está huérfano antes de proceder a su adopción en otros países.
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España ofrece programa de identificación genética contra tráfico de menores en Haití

España ofrece programa de identificación genética contra tráfico de menores en Haití

España ha ofrecido a Haití un programa de identificación genética para luchar contra el tráfico de niños, que toma muestras biológicas de los menores que carezcan de familia reconocida y de los padres que denuncien la desaparición de sus hijos.

El programa DNA-ProKids, desarrollado por la Universidad de Granada (sur español), será explicado el próximo lunes por la secretaria de Estado de Cooperación Internacional de España, Soraya Rodríguez, en rueda de prensa.

A través de esta iniciativa, se han podido identificar en un año a más de 200 niños en doce países.

El programa consiste en tomar muestras biológicas (saliva, gotas de sangre) de todos aquellos menores de 18 años que no tengan familia reconocida y de todos aquellos padres o madres que denuncien la desaparición de sus hijos, explica una nota de la Agencia Española de Cooperación Internacional (AECID).

Con estas muestras se hará una base de datos que se pondrá a disposición de las autoridades de Haití.

El coste de su aplicación se estima en 250 euros/caso (casi 350 dólares), si bien DNA-Prokids lo hará en el caso de Haití de forma gratuita.

El sistema, ideado y desarrollado por la Universidad de Granada, comenzó a implantarse en 2009 en diversos países con la cooperación de la Universidad del Norte de Texas.

Hasta ahora ha contribuido a identificar en doce países a más de 200 menores víctimas del tráfico ilegal de personas.

Desde junio pasado cuenta con una ayuda de 500.000 dólares de la multinacional Life Technologies para ampliar su actividad.

Por otra parte, el proceso de evacuación de ciudadanos europeos de Haití se da por finalizado una vez comprobado que no hay más solicitudes para salir del país caribeño, señala el Ministerio de Asuntos Exteriores en su página web.

España, en su condición de presidencia de turno de la UE, ha estado coordinando con la ONU las tareas para evacuar europeos desde que ocurrió el seísmo el pasado día 12.
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¡Que llegan los exámenes!

¡Que llegan los exámenes!

La Universidad de Granada celebra una media de 130 exámenes diarios en los próximos veinte días · El Gabinete Psicopedagógico atiende el 40% de sus consultas en este periodo, el que más ansiedad genera

A punto de llegar al ecuador del curso, esta semana comienza la etapa más dura para los universitarios, la de ¡los exámenes! Atrás quedan cuatro meses de clases y llega la hora de demostrar que no todo ha sido disfrute y ocio. Aunque la mayoría ha tenido que enfrentarse en el mes de enero a alguna prueba, es a partir de hoy cuando se interrumpe el periodo lectivo durante los próximos 20 días para que nada pueda dificultar el periodo de exámenes.

La Universidad de Granada (UGR) ha puesto en marcha su tradicional logística para que las 1.941 asignaturas cuatrimestrales de este curso puedan celebrar sus exámenes en poco más de 15 días. Con una media de 130 exámenes diarios, cada estudiante deberá afrontar entre tres y cinco pruebas cada semana.

Para los universitarios que necesitan concentrarse y contagiarse del espíritu estudiantil del resto de la comunidad pueden acudir a cualquiera de las cinco salas de estudio que ha habilitado la UGR en horario de mañana y noche (22 horas diarias abiertas).

Es en estas fechas cuando el Gabinete Psicopedagógico de la UGR más visitas registra (un 40% de los casos está motivado por el estrés que generan los ejercicios). «La ansiedad ante los exámenes provoca una serie de reacciones físicas, emocionales, cognitivas y conductuales que pueden afectar negativamente al rendimiento en las pruebas», se destaca desde el gabinete, cuya sede está en el aparcamiento del Hospital Real.

«El miedo a los exámenes no es un miedo irracional, no en vano, la actuación en ellos determina gran parte del futuro académico de la persona». Con este razonamiento, el servicio que gestiona Sagrario López edita todos los años un folleto, titulado Ansiedad ante los exámenes, que recopila una serie de consejos básicos para afrontar este período clave y técnicas de relajación. Cómo hablar en público, para los que tengan que hacer pruebas orales, y Exámenes tipo test, son otros dos dípticos muy demandados por los universitarios.

El miedo a suspender estos exámenes bloquea a muchos estudiantes, la mayoría de primer curso, de ahí que este gabinete ofrezca durante el curso talleres de relajación y atienda personalmente a muchos de ellos en un período previo.

Para los que ya no son principiantes en la Universidad, el periodo de exámenes de febrero es el que menos les preocupa, porque «siempre quedará septiembre». De hecho, la Fundación Conocimiento y Desarrollo advierte que cuatro de cada cinco alumnos necesita más tiempo del estipulado para acabar la carrera.

Según las estadísticas de la UGR, sólo un 60% del alumnado, es decir, unos 33.000, aprueba las asignaturas de las que se matriculan en un curso, lo que significa que unos 22.000 alumnos las suspenden. La mayoría de los universitarios consiguen salir adelante gracias a sus propios recursos, o con ayuda de familiares, amigos o compañeros; para los que no tienen esa suerte, la UGR ofrece cursos de hábitos de estudio con muy buenos resultados.
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El estrés oxidativo y el cáncer de mama serán investigados por oncólogos de Jaén

El estrés oxidativo y el cáncer de mama serán investigados por oncólogos de Jaén

El Servicio de Oncología del Complejo Hospitalario de Jaén liderará una investigación sobre expresión genética en respuesta a quimioterapia y su relación con el estrés oxidativo en el cáncer de mama. Será posible gracias a la subvención por valor de 140.000 euros otorgada por la Secretería General de Universidades, Investigación y Tecnología de la Consejería de Innovación, Ciencia y Empresa.

Este trabajo, que desarrollarán oncólogos del centro jienense, se realizará en colaboración con investigadores del primer centro de ámbito nacional dedicado a la genómica, el Centro Pfizer -Universidad de Granada- Junta de Andalucía de Genómica e Investigación Oncológica.

Este centro ha sido concebido como un espacio para la investigación de excelencia sobre la base genética de las enfermedades, así como sobre la influencia que la herencia genética tiene en la respuesta del organismo a determinados fármacos.

La investigación en pacientes con cáncer de mama permitirá relacionar el efecto del estrés oxidativo con cambios en la expresión génica, e identificar firmas genéticas como potenciales marcadores de respuesta a los fármacos que posibiliten una selección del tratamiento óptimo para cada paciente.

En este proyecto se estudiará a un total de 96 pacientes con cáncer de mama que vayan a iniciar un tratamiento antineoplásico en el Hospital Médico-Quirúrgico.
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Facultad Teológica de Granada ya prepara la venida del Cardenal Tauran – los miedos del Islam

Facultad Teológica de Granada ya prepara la venida del Cardenal Tauran – los miedos del Islam

¿Debemos tener miedo al Islam? es la pregunta que el Cardenal Jean Louis Tauran, invitado por la Facultad de Teología de Granada, intentará responder en el inicio del Congreso “Cristianismo, Islam y Modernidad”, que se celebrará en Granada del 10 al 12 de febrero. La Facultad de Teología granadina ya prepara la venida del Cardenal, que tendrá oportunidad de visitar la Alhambra y, si el programa lo permite, la ciudad de Córdoba.
El Cardenal Tauran, Presidente del Consejo Pontificio para el Diálogo Interreligioso (Vaticano. Santa Sede) inaugurará el miércoles 10 de febrero a las 18:30 h., junto al Rector de la Universidad de Granada, el Congreso “Cristianismo, Islam y Modernidad”. Este Congreso está convocado por la Cátedra Andaluza para el Diálogo de las Religiones y se celebrará en la Facultad de Documentación y Comunicación de la Universidad de Granada (Colegio Máximo), en el Campus Universitario Cartuja.

El Congreso contará con la presencia de dos profesores de las Universidades La Manouba (Túnez) y Mohammed V (Marruecos), así como otros importantes académicos musulmanes y cristianos. Destacan entre ellos el Obispo de Almería, Dr. Adolfo González Montes, experto en ecumenismo y en análisis cultural, autor de importantes investigaciones en este campo.

La Facultad de Teología de Granada ofrece esta plataforma de diálogo como servicio a una sociedad plural y abierta como es la sociedad andaluza.
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España ofreció a Haití programa de identidad genética para prevenir tráfico de menores

España ofreció a Haití programa de identidad genética para prevenir tráfico de menores

España ofreció a Haití un programa de identificación genética para luchar contra el tráfico de niños, que toma muestras biológicas de los menores que carezcan de familia reconocida y de los padres que denuncien la desaparición de sus hijos.
El programa DNAProKids, desarrollado por la Universidad de Granada será explicado el próximo lunes por la secretaria de Estado de Cooperación Internacional de España, Soraya Rodríguez, en rueda de prensa.
DNAProKids consiste en tomar muestras biológicas de todos aquellos menores de 18 años que no tengan familia reconocida y de todos aquellos padres o madres que denuncien la desaparición de sus hijos, explicó la la Agencia Española de Cooperación Internacional (AECID).
Con estas muestras se hará una base de datos que se pondrá a disposición de las autoridades de Haití. El sistema, ideado y desarrollado por la Universidad de Granada, comenzó a implantarse en 2009 en diversos países con la cooperación de la Universidad del Norte de Texas.
Hasta ahora contribuyó a identificar en 12 países a más de 200 menores víctimas del tráfico ilegal de personas. Desde junio pasado cuenta con una ayuda de 500 mil dólares de la multinacional Life Technologies para ampliar su actividad.
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PSOE-A «escuchará a los colectivos económicos, sociales y culturales»

PSOE-A «escuchará a los colectivos económicos, sociales y culturales»

La secretaria socialista de Ideas y Programas, Pilar Navarro, asegura que el PSOE-A, va a poner «todo el empeño y el esfuerzo en escuchar de primera mano las inquietudes y las propuestas de todo tipo de colectivos económicos, sociales y culturales andaluces» para su contribución al proyecto \’Andalucía Sostenible\’.
Navarro afirmó en un comunicado que, «si hay algo que se deba aprender de esta dura crisis económica que se atraviesa es que no podemos permitir que se repitan en un futuro el mismo modelo que ha llevado a esta situación».
En este sentido, el PSOE-A ha constituido cuatro grupos de reflexión para el proyecto \’Andalucía Sostenible\’, en los que trabajarán más de cien personas, lideradas por personalidades del mundo académico, «mensaje irrefutable de que el PSOE desea construir una región mejor con propuestas de los expertos y de los colectivos sociales, económicos y culturales».
Además, la Ley de Economía Sostenible que debe aprobar el Congreso de los Diputados será «el punto de referencia del nuevo modelo económico» de la comunidad autónoma, en palabras de la secretaria de Ideas y Programas del PSOE-A. Por ello, el Gobierno de la Junta de Andalucía ha reservado un montante de 50 millones de euros en el Presupuesto para 2010.
El primero de los grupos, denominado \’Economía y empleo sostenibles. Apoyo a los nuevos sectores productivos\’, está coordinado por Ana María Sánchez Tejeda, vicerrectora de Relaciones Universidad-Empresa en la Universidad de Málaga (UMA) y profesora titular de Economía aplicada en esta misma universidad. Su adjunto será el secretario de Empleo del PSOE-A, Fernando Villén.
El coordinador del segundo ámbito, \’Movilización educativa, Innovación y Formación Profesional\’, es Eugenio Domínguez Vílchez, catedrático de Botánica en la Universidad de Córdoba (UCO). Su adjunto es el secretario de Educación y Universidades del PSOE-A, Ángel Gallego.
En el tercero de los grupos, \’Sostenibilidad mediambiental, políticas energéticas y normalización del sector de la vivienda\’, el coordinador es Valeriano Ruiz Hernández, que es catedrático en el Departamento de Ingeniería Energética de la Universidad de Sevilla (US) y compatibiliza esta actividad con la dirección del Instituto Andaluz de Energías Renovables (IAER). El coordinador adjunto de este grupo es el secretario de Medio Ambiente del PSOE-A, José Juan Díaz Trillo.
Y el grupo \’Ciudadanía, gobernanza e igualdad\’ estará coordinado por Aurelia Martín Casares, profesora titular del Departamento de Antropología Social de la Universidad de Granada (UGR) y miembro de la European Association of Social Anthropologists (EASA) y de la Asociación de Estudios de Historia e Investigación sobre Mujeres.
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PSOE-A «escuchará a los colectivos económicos, sociales y culturales»

PSOE-A «escuchará a los colectivos económicos, sociales y culturales»

La secretaria socialista de Ideas y Programas, Pilar Navarro, asegura que el PSOE-A, va a poner «todo el empeño y el esfuerzo en escuchar de primera mano las inquietudes y las propuestas de todo tipo de colectivos económicos, sociales y culturales andaluces» para su contribución al proyecto \’Andalucía Sostenible\’.

Navarro afirmó en un comunicado que, «si hay algo que se deba aprender de esta dura crisis económica que se atraviesa es que no podemos permitir que se repitan en un futuro el mismo modelo que ha llevado a esta situación».

En este sentido, el PSOE-A ha constituido cuatro grupos de reflexión para el proyecto \’Andalucía Sostenible\’, en los que trabajarán más de cien personas, lideradas por personalidades del mundo académico, «mensaje irrefutable de que el PSOE desea construir una región mejor con propuestas de los expertos y de los colectivos sociales, económicos y culturales».

Además, la Ley de Economía Sostenible que debe aprobar el Congreso de los Diputados será «el punto de referencia del nuevo modelo económico» de la comunidad autónoma, en palabras de la secretaria de Ideas y Programas del PSOE-A. Por ello, el Gobierno de la Junta de Andalucía ha reservado un montante de 50 millones de euros en el Presupuesto para 2010.

El primero de los grupos, denominado \’Economía y empleo sostenibles. Apoyo a los nuevos sectores productivos\’, está coordinado por Ana María Sánchez Tejeda, vicerrectora de Relaciones Universidad-Empresa en la Universidad de Málaga (UMA) y profesora titular de Economía aplicada en esta misma universidad. Su adjunto será el secretario de Empleo del PSOE-A, Fernando Villén.

El coordinador del segundo ámbito, \’Movilización educativa, Innovación y Formación Profesional\’, es Eugenio Domínguez Vílchez, catedrático de Botánica en la Universidad de Córdoba (UCO). Su adjunto es el secretario de Educación y Universidades del PSOE-A, Ángel Gallego.

En el tercero de los grupos, \’Sostenibilidad mediambiental, políticas energéticas y normalización del sector de la vivienda\’, el coordinador es Valeriano Ruiz Hernández, que es catedrático en el Departamento de Ingeniería Energética de la Universidad de Sevilla (US) y compatibiliza esta actividad con la dirección del Instituto Andaluz de Energías Renovables (IAER). El coordinador adjunto de este grupo es el secretario de Medio Ambiente del PSOE-A, José Juan Díaz Trillo.

Y el grupo \’Ciudadanía, gobernanza e igualdad\’ estará coordinado por Aurelia Martín Casares, profesora titular del Departamento de Antropología Social de la Universidad de Granada (UGR) y miembro de la European Association of Social Anthropologists (EASA) y de la Asociación de Estudios de Historia e Investigación sobre Mujeres.
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