Salute: con i parti pretermine meno antiossidanti nel latte materno

Il latte materno, non ha la medesima concentrazione d’antiossidanti, nelle madri pretermine, rispetto a coloro che hanno portato a regolare termine la loro gestazione, lo rivela uno dell’Università di Granada e dell’Ospedale Universitario di San Cecilio, sempre nella stessa città spagnola.
La ricerca è stata condotta su 30 madri, 15 con gestazione nei tempi normali e l’altra metà che aveva partorito prima del termine. A tutte le donne sono stati prelevati campioni di latte ed è stato fatto riempire un questionario sulle abitudini alimentari dell’intero campione. Gli studiosi poi hanno verificato i risultati delle analisi giungendo a dimostrare che, al di là delle diete delle donne, la concentrazione dell’antiossidante Coenzima Q10 nella prima fase del latte materno, era del 75% maggiore nelle madri che avevano portato a termine la gravidanza nei tempi stabiliti, rispetto a quelle che avevano partorito prima del termine dovuto.
Inoltre per gli studiosi avere una sempre più precisa idea della composizione ideale dell’alimenti ideale del neonato, il latte materno, apre la possibilità di realizzare un latte artificiale il più possibile simile al latte materno, da usare nei casi in cui non sia possibile l’allattamento al seno della madre. Il fine ultimo di questa ricerca è, dunque, quello d scoprire la formula del latte artificiale che più si avvicina al latte materno dando così la possibilità di fornire un alimento con gli stessi benefici del latte della madre.

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Latte meno nutriente se il parto è pretermine

Il latte materno può essere carente di nutrienti essenziali se il parto è avvenuto pretermine.
In particolare, i livelli di coenzima Q10 nel latte delle donne che hanno partorito prima della scadenza dei 9 mesi sono del 75% più bassi rispetto ai parti a termine. La scoperta è merito di un gruppo di ricercatori dell’Università di Granada e dell’ospedale universitario San Cecilio, che hanno analizzato il latte di 30 donne, la metà delle quali aveva partorito con qualche settimana di anticipo.
Gli scienziati spagnoli hanno valutato sia il colostro, sia il latte di transizione ed il latte maturo, analizzando i livelli di coenzima Q10, quelli di tocoferolo (un altro antiossidante) e l’attività antiossidante totale del latte.
I ricercatori hanno inoltre somministrato alle neomamme un questionario sulle loro abitudini alimentari per valutare eventuali correlazioni tra composizione del composizione del latte prodotto e alimentazione.
Dai risultati, pubblicati su Free Radical Research, è emerso proprio che, indipendentemente dalla dieta della mamma, era la lunghezza del tempo gestazionale a influenzare la composizione del latte. In effetti i livelli medi di coenzima Q10 nel colostro erano del 75% più bassi nelle madri pretermine (0.4 µmol/l) rispetto a quelle che avevano partorito allo scadere delle 40 settimane fisiologiche. Stessi risultati per il tocoferolo.
Questi risultati sono importanti, prima di tutto perché danno informazioni essenziali sui reali bisogni nutrizionali dei più piccoli, ed inoltre riguardano una componente del latte materno fino ad oggi poco studiata. Queste conoscenze permetteranno anche di perfezionare le composizioni dei latti artificiali così da renderli in più simile possibile a quello naturale.
I più autorevoli organismi internazionali (come l’Oms) raccomandano durante il primo anno di vita l’allattamento al seno e, suggeriscono, come fonte lattea nello svezzamento, l’impiego delle formule di proseguimento solo quando l’allattamento materno non è più possibile.
Tra le scoperte più recenti circa i pregi del latte materno c’è la scoperta della capacità del sistema immunitario della madre di reagire “migliorando” la capacità protettiva del latte se esposta, con il bambino, a virus e batteri durante il periodo dell’allattamento. Non solo dunque il latte materno protegge contro le infezioni stimolando l’immaturo sistema immunitario del bebè, ma è il latte stesso che si rafforza nelle sue qualità se la madre è esposta a virus o batteri durante l’allattamento.
L’allattamento al seno, inoltre, secondo i dati di una ricerca condotta presso l’ospedale universitario di Groninga, in Olanda, annulla i danni al cervello provocati ai bambini dal fumo delle mamme nel corso della gravidanza, grazie alla presenza di acidi grassi polinsaturi a lunga catena contenuti nel latte materno, capaci di promuovere un maggiore sviluppo cerebrale e controbilanciare gli effetti dannosi del fumo ‘passivo’ assorbito durante la gravidanza.

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Parto prematuro rende il latte materno meno nutriente: manca l’enzima Q10

Quando una donna è incinta, all’interno del suo corpo avvengono tanti e tali cambiamenti correlati tra loro che difficilmente si possono classificare tutti. Un recente studio ha dimostrato che il parto prematuro influisce sul latte materno rendendolo meno nutriente per il bambino. Eppure qualche tempo fa una ricerca ha dimostrato che l’allattamento al seno rende i bambini più intelligenti. C’è qualcosa di discordante oppure dobbiamo approfondire?

Gli scienziati hanno analizzato il latte di alcune gestanti che hanno avuto un parto prematuro e hanno notato come risultasse carente di alcuni importanti componenti, come il Q10, un prezioso enzima antiossidante utile al trasporto di elettroni. Lo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Granada e dell’Ospedale San Cecilio, in Spagna, è stato recentemente pubblicato su Free Radical Research: mettendo a confronto trenta donne che allattavano al seno, di cui quindici avevano partorito prematuramente, gli esperti sono giunti alla conclusione che le madri con bambini nati regolarmente presentavano un latte materno con livelli di Q10 più alti del 75% rispetto a quelle con figli prematuri, e lo stesso valeva per il tocoferolo e altri antiossidanti. Le donne prese in analisi hanno infrmati i medici anche sulle loro abitudini alimentari, ma queste non hanno influito minimamente sul contenuto del latte. L’allattamento al seno fa bene alle donne colpite dal cancro, ma il latte deve essere “maturo” per poter far bene anche al nascituro.

Non c’è niente di meglio per i neonati che nutrirsi col latte della mamma per rifornirsi di sostanze nutritive e necessarie al corretto sviluppo delle capacità intellettive e organiche. E’ vero che nel corpo delle donne incinte ci sono 163 sostanze chimiche tossiche, ma è anche vero che nel latte materno ci sonopreziosi componenti utili alla naturale crescita dell’organismo appena nato. “Avere una profonda comprensione dei fattori e dei componenti del latte materno è fondamentale – hanno spiegato gli esperti – in quanto può aiutare a raggiungere una migliore formula di latte per i neonati. In questo modo, anche se il bambino non può beneficiare del latte naturale, almeno gli sarà data la possibilità di mangiare artificialmente beneficiando degli stessi vantaggi del latte materno”. Il latte materno è difficilmente sostituibile, ma se risulta carente di qualche antiossidante, almeno così sipotrà rimediare artficialmente. Il latte è il cibo principale per i bambini nei pimi mesi di vita e questo deve essere il veicolo del loro maggiore apporto salutare.

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Parto prematuro? Latte meno nutriente per le neo mamme

Se il bambino nasce prima dei 9 mesi, il latte della mamma risulta carente di sostanze antiossidanti importanti come il coenzima Q10 e il tocoferolo. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Università di Granada e dell’Ospedale San Cecilio, in Spagna. In particolare gli studiosi hanno voluto capire se il latte delle madri a termine e quello delle donne che avevano partorito prematuramente presentassero concentrazioni diverse di Q10. Per svolgere questo esame, i ricercatori hanno sottoposto ad esperimento trenta donne che allattavano al seno: di queste, quindici avevano partorito prematuramente, le altre invece avevano portato a termine la gravidanza regolarmente. Gli scienziati, dopo aver fatto elaborare i risultati grazie ad un software creato ad hoc dall’Università di Granada, sezione Istituto di Nutrizione e Tecnologia Alimentare, “Jose Mataix”, sono giunti alla conclusione che le madri con bambini nati regolarmente presentavano un latte materno con livelli di Q10 più alti del 75% rispetto a quelle con figli prematuri. Risultati simili sono stati ottenuti anche per il tocoferolo. Alle neo mamme sono stati anche fatti compilare dei questionari per indagarne l’alimentazione e poterne escludere l’influenza sulla composizione del latte. Ipotesi questa confermata dai risultati che hanno individuato nel periodo gestazionale l’unico fattore influente. Per i ricercatori si tratta di risultati importanti, soprattutto perché forniscono informazioni essenziali sui reali bisogni nutrizionali dei più piccoli. Il latte materno è infatti l’alimento ideale per il neonato, in quanto fornisce le sostanze nutritive necessarie per la sua crescita e il suo corretto sviluppo. Queste scoperte aiuteranno inoltre a rendere il latte artificiale sempre più simile a quello materno, permettendo una corretta alimentazione del bambino anche quando non è possibile l’allattamento al seno.

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Actores profesionales actuarán de pacientes en un curso de formación para profesores de Medicina

  • El curso “Nuevas Técnicas en Metodología Docente y Técnicas de Evaluación de Competencias “ se realizará los días 23, 24 y 25 de febrero

Actores profesionales actuarán de pacientes en un curso de formación para profesores de Medicina, Enfermería, Odontología, y Fisioterapia que dirige el profesor Jesús Florido Navío, en colaboración con César Chung, del Departamento de Obstetricia y Ginecología y otros profesores de de la Universidad de Granada.

El curso “Nuevas Técnicas en Metodología Docente y Técnicas de Evaluación de Competencias” se realizará los días 23, 24 y 25 de febrero en la Facultad de Medicina. Los profesores inscritos participarán directamente en talleres con el apoyo técnico de ordenadores, videograbaciones, simuladores y pacientes simulados, y conocerán aspectos como: emplear el mando a distancia en una clase teórica, la enseñanza basada en resolución de casos clínicos, la enseñanza de habilidades prácticas con simuladores, la enseñanza de habilidades de comunicación con pacientes simulados y, cómo planificar y realizar un examen clínico objetivo estructurado (ECOE) .

Además de profesores de Granada se contará con la participación de profesores de la Universidad de Alcalá de Henares, la Universidad de Valencia, Sevilla, Málaga y Murcia.

Contacto: Profesor Jesús Florido Navío. Director del Departamento de Obstetricia y Ginecología. Facultad de Medicina. Universidad de Granada. Tfn: 958 242867. Correo electrónico: obsgin@ugr.es 


Advierten de la necesidad de actuar en algunos entornos sociales que favorecen la radicalización islamista de los jóvenes musulmanes

  • Una investigación realizada en la Universidad de Granada destaca la necesidad de llevar a cabo acciones preventivas en “puntos calientes” como determinadas mezquitas, oratorios, entornos urbanos y ciertos centros educativos para contener la radicalización islamista y favorecer la convivencia sin conflictos de los jóvenes musulmanes con la sociedad de acogida.
  • En España existen varias decenas de contextos de riesgo, sobre los que las autoridades deberían centrar su atención para prevenir la radicalización islamista.
  • Según los datos obtenidos, el barrio del Puche, en Almería, es el que presenta unos indicadores globales de mayor riesgo de radicalización.

La asistencia periódica a ciertos oratorios y mezquitas parece ser un factor de riesgo crucial para la radicalización de los jóvenes musulmanes que viven en España. Algunos entornos urbanos en los que se ubican ciertos centros educativos son “puntos calientes” sobre los que es imprescindible actuar para inhibir la polarización intergrupal y favorecer la verdadera integración social de estos jóvenes.

Así lo refleja un estudio realizado en la Universidad de Granada, que advierte de que en España existen varias decenas de contextos de riesgo, sobre los que las autoridades deberían centrar su atención. Trabajar para dificultar la creación de guetos, establecer dispositivos de coordinación estratégica educativa, exigir una formación previa a los imanes y apoyar psicosocialmente a los menores en riesgo son algunos de los objetivos preventivos que deberían tenerse en cuenta en cualquier estrategia global. Este trabajo ha sido realizado por Manuel Moyano Pacheco, investigador del Departamento de Psicología Social y Metodología de las Ciencias del Comportamiento de la Universidad de Granada, y dirigido por Humberto Trujillo Mendoza. Su objetivo fundamental ha sido indagar en los factores potencialmente contribuyentes a la radicalización islamista de los jóvenes musulmanes de España y construir un novedoso instrumento de evaluación diagnóstica del riesgo de dicha radicalización.

Así, el “Cuestionario sobre Riesgo de Radicalización Islamista en Jóvenes” (CRRIJ), fruto de este trabajo, es un instrumento que evalúa diferentes variables sociodemográficas, de posicionamiento y de conducta religiosa, así como múltiples factores potencialmente contribuyentes a la radicalización, entre los que cabe destacar el Extremismo Religioso, el Conflicto Percibido, la Privación Relativa y la Legitimación del Terrorismo.

Cuatro contextos de interés prioritario

La muestra estuvo conformada por 1.952 jóvenes, pertenecientes a 34 centros educativos localizados en 24 zonas geográficas de España. De los 1.952 jóvenes, 282 eran musulmanes.

De esta investigación se desprende que las chicas musulmanas puntúan más elevado, y de una forma estadísticamente significativa, en factores que, a priori, pueden considerarse protectores de la radicalización islamista, tales como la Resistencia Psicológica, el Apoyo Social, la Integración Social y el Patriotismo. En Extremismo Religioso puntúan de forma similar chicos y chicas musulmanes; en Legitimación del Terrorismo puntúan algo más elevado los chicos, pero no de una forma estadísticamente significativa.

Además, los investigadores han realizado una evaluación en profundidad del riesgo de radicalización en cuatro contextos sociales de gran interés estratégico desde un punto de vista de la seguridad: el barrio del “Puche” en Almería, Ceuta, Melilla y varios puntos geográficos de la provincia de Barcelona (Vic, Manlleu y barrio del “Raval”). Según los datos obtenidos, el barrio del “Puche” es el que presenta unos indicadores globales de mayor riesgo de radicalización islamista. Otro aspecto a destacar es que, tanto en Ceuta como en Melilla, musulmanes y no-musulmanes puntúan de forma similar en Integración Social y Patriotismo, siendo la polarización intergrupal más evidente en lo que respecta a los aspectos religiosos.

Los investigadores de la UGR consideran “muy preocupante” la legitimación de la violencia en nombre del Islam que puede darse en determinados escenarios. Así, “en ciertos entornos escolares se han detectado indicadores de riesgo anclados en una elevada legitimación del terrorismo islamista, actitudes combativas y posicionamiento favorable a la sharia (ley islámica) en detrimento de la normalización democrática”.

En el informe de investigación se hace hincapié en la necesidad de estudiar el fenómeno de la radicalización islamista siguiendo el modelo general de investigación científica, siendo prioritaria la obtención sistemática de datos empíricos como resultado de llevar a cabo investigaciones de campo rigurosas y, por la tanto, alejadas de la mera especulación intuitiva. Se hace explícito que en nuestro país son muchas las personas que emiten informes sobre este complejo y sensible fenómeno guiadas, a veces, por un desmedido afán de notoriedad social y sin haber realizado investigación empírica de campo ni disponer de una base de datos sólida sobre el mismo, lo cual ayudará poco a la solución de este gran problema.

Los autores de este trabajo consideran que, en la medida en que los políticos responsables de la toma de decisiones sobre esta temática confíen en estudios no empíricos y, así, poco rigurosos sobre los procesos psicosociales que subyacen a la radicalización islamista y el terrorismo, “las acciones para gestionar el riesgo e implementar medidas preventivas estarán basadas en premisas meramente especulativas y, por lo tanto, cuestionables en lo que a su eficacia proactiva se refiere”.

Contacto:

Manuel Moyano Pacheco. Departamento de Psicología Social y Metodología de las Ciencias del Comportamiento de la Universidad de Granada. – Correo electrónico: mmoyano@ugr.es

Humberto Trujillo Mendoza. Departamento de Psicología Social y Metodología de las Ciencias del Comportamiento de la Universidad de Granada.. Correo electrónico: humberto@ugr.es


Psicología y clima laboral, conferencia on line de la Dra. Anna Leonova

  • Leonova es una de las grandes expertas mundiales en Psicología del Trabajo, la prevención y afrontamiento del estrés laboral y en psicología de las situaciones críticas y de los accidentes
  • La conferencia podrá ser seguida en directo en la Facultad de Psicología de la UGR, o vía internet en la dirección http://cevug.ugr.es/tv

La Facultad de Psicología de la Universidad de Granada acogerá el próximo martes, 22 de febrero, una conferencia magistral de la Dra. Anna B. Leonova (directora del Laboratorio de Psicología del Trabajo en la Universidad Estatal de Moscú). El acto podrá ser seguido vía internet por todos los interesados, a través de la dirección http://cevug.ugr.es/tv.

Esta emisión en directo, inscrita dentro del “Programa de actividades Culturales para créditos de libre configuración” de la citada Facultad, viene a unirse a las ya realizadas por el Centro de Enseñanzas Virtuales de la UGR, en lo que se configura como canal científico-docente de TV.

La Dra. Leonova es una de las grandes expertas mundiales en Psicología del Trabajo, la prevención y afrontamiento del estrés laboral y en psicología de las situaciones críticas y de los accidentes; es miembro del Comité Ejecutivo de la Asociación Internacional de Psicología Aplicada. Ha publicado más de 180 artículos científicos y 7 libros sobre el tema, entre los que destaca, entre otros, su contribución a la fundamental “Encyclopedia of Applied Psychology”.

La emisión se inscribe dentro del proceso de extensión del programa red.es en la Universidad de Granada, referido a una de las líneas de explotación de las infraestructuras TIC a través del crecimiento de la oferta formativa en internet.

  • Lugar: Salón de Grados de la Facultad de Psicología.
  • Fecha y hora: 22 de Febrero de 2011, a partir de las 11 horas.
  • Emisión on line: http://cevug.ugr.es/tv

Referencia: CEV. Tel. 958 241000, ext. 20205. Correo e. cevug@ugr.es


En marzo comienza el curso de “Iniciación al lenguaje del cine 2: imágenes maestras

mpartido por Juan de Dios Salas, director del Cine Club universitario de la UGR, tendrá lugar en la Corrala de Santiago, los días 4, 8, 10, 11, 15, 18, 22, 25 y 29 de marzo

“Iniciación al lenguaje del cine 2: imágenes maestras” es el título del curso que impartirá Juan de Dios Salas, director del Cine Club Universitario de la UGR, los días

4, 8, 10, 11, 15, 18, 22, 25 y 29 de marzo en la Corrala de Santiago.

Organizado por el Centro de Cultura Contemporánea del Vicerrectorado de Extensión Universitaria y Cooperación al Desarrollo de la UGR, tratará, según Juan de Dios Salas, el “Análisis práctico y pormenorizado de diversas escenas y secuencias cinematográficas; el examen detallado tanto de la extraordinaria calidad de unas como de la pésima condición de otras, y busca desvelar la importancia capital que el acertado uso del lenguaje del cine, en la puesta en escena de un film, debe tener en la valoración crítica, positiva o negativa, del mismo”.

Información e inscripción: Centro de Cultura Contemporánea de la UGR. 2º Pabellón de la Antigua Intendencia (frente al Hospital Real), c/ Cuesta del Hospicio, s/n., De 9 a 14 horas.

Web: http://sl.ugr.es/00sD


Jornadas de orientación y salidas profesionales en la Facultad de Ciencias de la Educación

  • Martes 22 y miércoles 23 de febrero de 2011 en el Aula Magna de la Facultad de Ciencias de la Educación

La Facultad de Ciencias de la Educación de la Universidad de Granada acoge durante dos días, martes 22 y miércoles 23 de febrero las VI Jornadas de orientación y salidas profesionales y las VIII Jornadas de Formación para el Prácticum. Según explica Cipriano Romero Cerezo, vicedecano del Prácticum e Inserción Laboral “Una de las preocupaciones de la Facultad de Ciencias de la Educación es contribuir a la orientación profesional de los estudiantes de las distintas titulaciones que en ella se cursan. Por ello, pretendemos evitar que transcurra la etapa de formación inicial sin que el estudiante conozca las distintas posibilidades que existen para encontrar empleo en relación con los estudios que está realizando”. Además, el Prácticum, como materia troncal, se convierte en una situación ideal para aprender de la práctica y acercarse al mundo laboral de los educadores, señala el vicedecano. Igualmente estas jornadas son una oportunidad para la aproximación y el diálogo entre el profesorado universitario, el de los centros colaboradores y el de los estudiantes, pudiendo clarificar los diversos posicionamientos y llegar a acuerdos de actuación mutuos, que propiciaría un mejor Prácticum. También es una ocasión para dar a conocer “buenas prácticas” a través de los proyectos innovadores que se están desarrollando en diversos centros educativos de Granada y Provincia.

Los objetivos de las jornadas son ofrecer al alumnado la orientación profesional necesaria que le ayude en la elección o construcción de su futuro empleo y conocer la organización y desarrollo funcional del Prácticum y compartir ideas e innovación de buenas prácticas educativas de los profesionales de la educación.

PROGRAMA

Martes, 22 de febrero de 2011

VI JORNADAS DE ORIENTACIÓN Y SALIDAS PROFESIONALES

  • 9:30-10:00 h.: Presentación de las jornadas.
  • 10:00-11:45 h.: “Apoyo al Desarrollo Empresarial en educación”. Conferencia y exposición de experiencia llevadas a cabo.
    • Ponentes:
      • Inmaculada López Dionisio. Directora en Granada del Centro de Apoyo de Desarrollo Empresarial (CADE). Andalucía Emprende, Fundación Pública Andaluza. Junta de Andalucía.
      • Carmen López Ortega. Jardín de Cuentos SCA. Directora del Centro Infantil, Licenciada en Ciencias de la Educación: Pedagogía. La empresa está constituida desde el año 2006 por tres socias más, de Educación infantil.
      • Ignacio Mora. Edugenio (software educativo multimedia). Diplomado en Magisterio en la especialidad de música.
  • 11:45- 12:00 h.: Pausa
  • 12:00-14:00 h.: Mesa Redonda: “¿En qué puedo trabajar y dónde voy a buscar empleo como egresado en Ciencias de la Educación?”. Modera: Teresa Lara Moreno.
    • Composición:
      • Concepción Martín Laguna. Delegación de Estudiantes Ciencias de la Educación.
      • Ana Mº Zuheros Padilla. Servicio de Formación del IMFE.
      • Sara Alonso Quintana. Servicio de Empleo y Prácticas de la Universidad de Granada

VIII JORNADAS DE FORMACIÓN PARA EL PRÁCTICUM

  • 16:45-17:15 h.: Inauguración de las Jornadas.
  • 17:15-18:15 h.: Conferencia: “El profesorado que requiere el sistema educativo y su formación práctica.”. A cargo de Luis Rodríguez Avilés, Jefe de Servicio de Planes de Formación de la Dirección General de Profesorado y Gestión de Recursos Humanos de la Consejería de Educación de la Junta de Andalucía.
  • 18:15-18:30. Descanso.
  • 18:30-20:30. Mesa redonda sobre: “Discusión sobre experiencias de gestión y puesta en funcionamiento del Prácticum”.
  • Modera: Sacramento Jáimez y Cipriano Romero.
  • Composición:
    • Manuel Porcel Bueno. Director CEIP Julio Rodríguez de Armilla.
    • África Cámara Estrella. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación de la Universidad de Jaén.
    • Representante del Servicio de Ordenación Educativa de la Delegación de Educación de Málaga. Consejería de Educación de la Junta de Andalucía.

Miércoles, 23 de febrero de 2011

VI JORNADAS DE ORIENTACIÓN Y SALIDAS PROFESIONALES

  • 9:30-11:30 h.: Mesa redonda: “El empleo por cuenta ajena”. Modera: María Jesús Caurcel Cara.
  • Participantes:
    • Sacramento Jaimez Muñoz. Delegación de Educación de la Consejería de Educación de la Junta de Andalucía.
    • José Puertas Alarcón. Jefe de Servicio de Protección de Menores de la Delegación Provincial para la Igualdad y Bienestar Social de la Junta de Andalucía.
    • Manuel Marchante García. Director Titular del Colegio Cristo de la Yedra de Granada.
  • 11:30-12:00 h.: Pausa
  • 12:00-14:00 h.: Mesa redonda “El empleo por cuenta propia”. Modera: Unidad de Orientación de la Facultad de Ciencias de la Educación.
  • Participantes:
    • Miguel Fernández Calero. Asociación de jóvenes empresarios (AJE)
    • Marta Olmo Extremera. Federación de Junior Empresas del Sur (FJESUR).
    • Miguel Ángel Varón Álvarez. Federación Andaluza de Empresas Cooperativas de Trabajo Asociado, FAECTA-Granada.

VIII JORNADAS DE FORMACIÓN PARA EL PRÁCTICUM

  • 16:45-18:15. Conferencia: “Las buenas prácticas en el Prácticum”. Miguel Ángel Zabalza Beraza. Catedrático de Didáctica y Organización Escolar de la Universidad de Santiago de Compostela.
  • 18:15-18:30 h. Descanso.
  • 18:30-20:30 h. Grupos de trabajo y talleres:

Para el profesorado: Grupos de trabajo sobre el diseño, desarrollo y evaluación del Prácticum desde una perspectiva colaborativa: tutores, coordinadores y supervisores.

Constitución de grupos de trabajo atendiendo a las especialidades.

Para el alumnado: Talleres sobre “buenas prácticas en los centros”.

  • Taller I: Escuela TIC 2.0: – Daniel Sánchez Vázquez. CEIP Príncipe Felipe (Motril). Mariano Bartolomé Ocete. CEIP Abencerrajes (Granada).
  • Taller 2: Las competencias básicas. Pedro Peregrín González. CEIP San Juan de Dios (Cerrillo de Maracena). Diego García Vergara. CEIP Abencerrajes (Granada).
  • Taller 3: Plan de lectura. Miguel Ángel Tidor. CEIP Sierra Elvira (Granada). Manuel Martínez López. CEIP Medina Olmos (Guadix).
  • 20:30 h. Cierre y clausura de las jornadas.

Organiza: Vicedecanato de Prácticum e Inserción Laboral. Facultad de Ciencias de la Educación. Delegación de Granada de la Consejería de Educación de la Junta de Andalucía.

Colabora: Delegación de Estudiantes de la Facultad de Ciencias de la Educación. Servicio de Empleo y Prácticas. Vicerrectorado de Estudiantes. Unidad de Orientación de la Facultad de Ciencias de la Educación.

Contacto: Cipriano Romero Cerezo. Vicedecano del Prácticum e Inserción Laboral. Facultad de Ciencias de la Educación. Teléfonos: Vicedecanato: 958243991. Móvil: 608011676 (77183). Despacho: 958244273. Correo elec: e-mail: cromero@ugr.es; vicpntce@ugr.es


El Grupo de Teoría de la Señal, Telemática y Comunicaciones de la UGR ha participado en el Mobile World Congress de Barcelona

  • El Grupo de Teoría de la Señal, Telemática y Comunicaciones de la Universidad de Granada ha sido uno de los participantes andaluces que ha acudido al Mobile World Congress, celebrado la semana pasada en Barcelona.

Hasta 11 empresas y grupos de investigación andaluces han participado en este congreso, el más importante del mundo. La empresa pública CITAndalucía, como socio del Centro de Servicios Europeos a Empresas Andaluzas (CESEAND), ha prestado asistencia técnica a estas once entidades andaluzas para que tomen parte en los Encuentros Internacionales de Cooperación Tecnológica organizados por la Enterprise Europe Network y que tienen lugar en paralelo al congreso.

Las empresas participantes han sido Accesibilidad a través de las TIC (Jaén), Biestable (Jaén), Bravo Games (Sevilla), Cluster A (Málaga), E-MACMAS (Sevilla), Genera Mobile Solutions (Sevilla), INDISYS (Sevilla) y Geographica (Sevilla). Asimismo, también han participado varios grupos de investigación como el Grupo de Ingeniería de las Comunicaciones de la Universidad de Málaga, el Grupo GISUM, también de la universidad malacitana, y el Grupo de Teoría de la Señal, Telemática y Comunicaciones de la Universidad de Granada.

Promocionar sus tecnologías

A lo largo de las tres jornadas de trabajo las entidades andaluzas tuvieron la posibilidad de reunirse con empresas, universidades, centros tecnológicos, administraciones u otras organizaciones procedentes de Europa principalmente, con el objetivo de promocionar sus tecnologías, detectar tecnologías innovadoras o encontrar socios con los que desarrollar proyectos conjuntos de I+D en el ámbito de las tecnologías móviles.

Cada entidad acude al evento con una agenda de reuniones ya cerrada y configurada en razón de los perfiles tecnológicos ofertados y/o demandados. Entre las entidades con las que se mantendrán reuniones se puede citar a Telefónica I+D, Abertis Telecom, Orange Business Solutions, ATOS Origin, Instituto Fraunhofer o el Centro TIC de Goteborg.

Contacto: Juan Manuel López Soler. Dpto. Teoría de la Señal, Telemática y Comunicaciones de la Universidad de Granada. Tlf: 958 242303. Correo electrónico: juanma@ugr.es . Web: http://.ugr.es/tl


Juan José Castro participa en el ciclo “En torno a los libros”, de la Cátedra “Federico García Lorca”

  • Ramón Repiso será el encargado de presentar el libro “Margen de lo invisible”, de Juan José Castro, en un acto que tendrá lugar en el Salón de Grados de la Facultad de Traducción e Interpretación (Buensuceso, 11), el martes, 22 de febrero de 2011, a las 19.30 horas

“Margen de lo invisible” es el título del libro de Juan José Castro que será presentado por Ramón Repiso en un acto que tendrá lugar en el Salón de Grados de la Facultad de Traducción e Interpretación (Buensuceso, 11), el martes, 22 de febrero de 2011, a las 19.30 horas, organizado por la Cátedra “Federico García Lorca”, del Secretariado de Extensión Universitaria de la UGR.

Juan José Castro Martín (Motril, 11 de noviembre de 1977) es licenciado en Filología Hispánica y Teoría de la Literatura por la Universidad de Granada. Ejerce actualmente como profesor de secundaria.

Como poeta ha publicado hasta el momento tres libros: No cesa el tiempo, Deriva de las islas y Margen de lo invisible, obras por las que ha obtenido los premios Genil, Villa de Peligros y Florentino Pérez-Embid respectivamente.

Asimismo, ha participado en varios proyectos colectivos y publicado en revistas como “Letra clara”, “Extramuros”, “Entrerríos” y “El maquinista de la Generación”.

Actividad:

  • En torno a los libros
  • Interviene: Juan José Castro
  • Libro: “Margen de lo invisible”
  • Presenta: Ramón Repiso
  • Fecha: Martes, 22 de febrero de 2011
  • Lugar: Salón de Grados de la F. de Traducción e Interpretación (Buensuceso, 11)
  • Hora: 19.30 horas
  • Organiza: Cátedra “Federico García Lorca”, del Secretariado de Extensión Universitaria de la UGR
  • Entrada: Libre, hasta completar el aforo

Contacto:Profesor Antonio Carvajal, director de la Cátedra “Federico García Lorca”. Universidad de Granada. Tlf. 958243484 y 958 243593. Correo e.: acmilena@ugr.es


Conferencia sobre “Representación social y discurso del sujeto colectivo”

  • A cargo de los profesores Fernando Lefèvre y Ana Cavalcanti Lefèvre, tendrá lugar en el Salón de Actos de la Facultad de Ciencias del Trabajo (C/ Rector López Argüeta, Ed. San Jerónimo), el martes, 22 de febrero de 2011, a las 19 horas

“Representación social y discurso del sujeto colectivo: de la teoría a la metodología”, es el título de la conferencia que impartirán los profesores brasileños Fernando Lefèvre y Ana Cavalcanti Lefèvre, de la Facultad de Salud Pública de São Paulo, el martes, 22 de febrero de 2011, a las 19 horas, en el Salón de Actos de la Facultad de Ciencias del Trabajo (C/ Rector López Argüeta, Ed. San Jerónimo). Organizada por La Facultad de Trabajo Social y el Departamento de Trabajo Social y Servicios Sociales de la Universidad de Granada.

Actividad:

  • Conferencia: “Representación social y discurso del sujeto colectivo: de la teoría a la metodología”
  • A cargo de: Fernando Lefèvre y Ana Cavalcanti Lefèvre
  • Fecha: Martes, 22 de febrero de 2011
  • Lugar: Salón de Actos de la Facultad de Ciencias del Trabajo (Calle Rector López Argüeta, Ed. San Jerónimo).
  • Hora: 19:00 horas
  • Organiza: Facultad de Trabajo Social y el Departamento de Trabajo Social y Servicios Sociales

Contacto: Begoña Baeza. Facultad de Trabajo Social. Tfn: 958 248588. Correo electrónico: mbaeza@ugr.es