Patatine fritte, hot dog e hamburger, o più in generale, i cosiddetti cibi spazzatura, possono portare alla depressione. È quanto emerso da uno studio pubblicato sul Public Health Nutrition, che mette in luce gli effetti negativi di alimenti grassi e fritti sullo stato mentale.
Il team di ricercatori, coordinato dal dottor Sànchez Villegas dell’Università di Granada, in collaborazione con l’Università di Las Palmas, ha infatti, scoperto che chi magia cibi spazzatura, sia abitualmente che saltuariamente va in contro al rischio di soffrire di depressione.
Nello specifico, dei quasi 9.000 partecipanti compresi nel Progetto Sun, quasi 500 di loro, dopo aver mangiato alimenti ad alto apporto calorico, hanno iniziato ad assumere farmaci antidepressivi e a sviluppare i primi sintomi della malattia. E i segni del disturbo mentale, avrebbero iniziato a rendersi evidenti già dopo i successivi sei mesi.
Gli esperti, inoltre, aggiungono che ad accentuare il problema, intervengono anche altri fattori, come il fumo, essere single, avere uno stile di vita non equilibrato e quindi fare poco sport e mangiare male.
I dati raccolti, mettono in evidenza che anche la velocità con la quale si consumano cibi spazzatura, può essere fondamentale, il dottor Villegas, infatti, spiega che“Coloro che mangiavano molto velocemente questi cibi, avevano anche un rischio maggiore di ammalarsi.”
Sono tutti d’accordo, infine, nel ritenere che“Il consumo di cibi spazzatura dovrebbe essere valutato con molta attenzione, soprattutto nei bambini e non solo per gli effetti negativi sulla salute mentale ma anche perché fonte di molteplici problemi cardiovascolari, come infarto, ictus e ipertensione.”