La vacanza fa indubbiamente bene alla salute e alla psiche, ma sembra che i suoi benefici siano davvero limitati e che scompaiano in capo a due giorni dal rientro. Lo conferma una studiosa olandese Jessica de Bloom, della Radboud University che ha arruolato un gruppo di volontari ai quali è stato chiesto di riferire il proprio stato di benessere generale due settimane prima delle vacanze, durante la vacanza e due settimane dopo il rientro in città.
La studiosa olandese ha così scoperto che il grado di soddisfazione psicofisica risultava essere molto elevato durante la vacanza e precipitava vertiginosamente a vacanza finita. In capo a soli due giorni i livelli di stress tornavano alti come prima delle vacanze e, anzi, al pensiero delle vacanze appena trascorse i lavoratori si sentivano ancora più stressati.
C’era da aspettarselo. Che la fine delle vacanze e il rientro alla quotidianità, al lavoro, alle incombenze e allo stress quotidiani non fosse proprio piacevole non è di certo una novità. La studiosa, esperta nelle tecniche di gestione dello stress, ha dichiarato però di essere rimasta piuttosto sorpresa dalla rapidità con la quale i benefici delle vacanze vengano annullati dal rientro.
Comunemente la definiamo “sindrome da rientro” e colpisce un gran numero di persone in tutto il mondo. L’hanno studiata in più di un’occasione gli scienziati dell’Università di Granada che qualche anno fa conclusero che soffre di sindrome da rientro il 35% dei lavoratori tra i 25 e i 40 anni.
E quest’anno i ricercatori andalusi hanno elaborato un mini-decalogo per i vacanzieri stressati dal rientro in città. Cinque piccoli consigli per affrontare meglio lo stress da fine vacanza:
Prevedere un periodo cuscinetto: meglio evitare di rientrare dalle vacanze per tornare al lavoro il giorno dopo. Può essere davvero stressante passare da una spiaggia caraibica a una scrivania grigia con l’illuminazione a neon… ;
Se possibile preferire vacanze brevi invece che lunghi periodi: sarà più facile riattaccare la spina al rientro
Spegnere la televisione e sfruttare ancora l’onda lunga della socialità delle vacanze. Meglio uscire, fare sport, stare con gli amici;
Stare all’aria aperta: perché muovendosi si producono endorfine, che danno una sensazione di benessere, e la luce del sole migliora l’umore;
Trasformare il rientro in una piccola occasione di cambiamento: fare un elenco delle cose che non vanno come si vorrebbe e analizzare i motivi dell’angoscia da rientro può essere utile per capire cosa si può cambiare in meglio.