Tanta fatica, scarso risultato. Bastano infatti due giorni ed i benefici (fisici e mentali) delle vacanze diminuiscono, per poi svanire rapidamente.
A dirlo, una ricerca della Radboud University (Paesi Bassi), diretta dalla dottoressa Jessica de Bloom e descritta dal «Mail on Sunday».
La squadra delle dottoressa de Bloom ha lavorato con alcuni volontari. Gli scienziati hanno chiesto ai partecipanti di descrivere il loro stato di benessere psicofisica in alcuni «momenti caldi» : due settimane prima delle ferie, in vacanza e due settimane dopo il rientro al lavoro. E’ così emerso come il livello di appagamento raggiungesse il culmine lontano da casa (e dal lavoro), per poi precipitare una volta tornati alla normalità.
Commenta la capo-ricercatrice: «Sono rimasta davvero molto sorpresa nel riscontrare quanto velocemente i benefici delle vacanze siano sbiaditi e sembra quasi che chi lavora si senta pure peggio quando ripensa ai momenti felici appena trascorsi. Non solo, se il rientro è frenetico, c’è anche il rischio che le persone siano ancora più stressate di quando sono partite e che si facciano deprimere dal tempo che deve passare in attesa della prossima vacanza».
Il lavoro della Radboud University ha trovato conferme nel mondo scientifico. Alcuni esperti fanno notare come l’eccesso di lavoro può essere addirittura fatale, sottolineando così la necessità di staccare.
Perché, spiegano alcuni studiosi britannici, «Andare in vacanza non è solo un modo per ricaricare le batterie ma è anche un’occasione per trascorrere del tempo con la famiglia e con gli amici, vedendo posti nuovi ed entrando in contatto con nuove culture, per non parlare del desiderio di fuggire in posti caldi, visto il clima che c’è in Gran Bretagna».
Inoltre, una squadra dell’Università di Granada offre consigli per superare il post vacation blues, (questo il nome scientifico della sindrome da rientro).
La loro strategia consiste in cinque trucchetti, o suggerimenti pratici. In primis, creare un periodo cuscinetto (rientrare a casa qualche giorno prima per riabituarsi alla normalità) e fare ferie brevi ma frequenti. Inoltre, la TV va lasciata spenta, nel tempo libero meglio lo sport, e la mentre tenuta impegnata creando una lista di cose da fare. Ma le cose, poi, vanno fatte veramente.