Anno 2007 Numero 134 del 02-03-2007
Spagna. Cornea artificiale con cellule staminali di coniglio
Un gruppo di ricercatori di Ingenieria Tisular dellUniversita di Granada ha costruito il primo modello di cornea artificiale partendo da cellule staminali del limbo sclerocorneale di coniglio. E un grande progresso, considerata la scarsita di donatori di questa tunica trasparente della regione anteriore del globo oculare che rifrange la luce che entra nellocchio. Le cornee artificiali possono inoltre costituire uno strumento per lindagine in vitro della permeabilita dei farmaci, informa Andalucia Investiga.
Gli specialisti hanno ottenuto un sostituto completo della cornea utilizzando coltivazioni cellulari e vari protocolli dingegneria tessutale. Per farlo, hanno separato delle piccole biopsie del limbo sclerocorneale proveniente dal globulo oculare di coniglio; hanno dovuto separare le cellule staminali esistenti ed isolarle. (La biopsia e un procedimento diagnostico che consiste nellestrazione di un campione di tessuto per esaminarlo al microscopio). In parallelo, hanno preparato un supporto con diversi componenti, inclusi i polimeri, e hanno ricostruito gli strati della cornea. Essi ammettono che lapplicazione della cornea artificiale nelluomo richiedera ancora molto tempo. Ma ce da precisare che, allinterno della loro attivita di costruzione di tessuti artificiali ad uso terapeutico, stanno ampliando il campo dindagine per ottenere mucosa artificiale della bocca. Per questultimo materiale, molto richiesto per interventi odontologici e maxilofacciali, utilizzano una metodolgia analoga, partendo da biopsie della cavita orale. I tessuti ottenuti devono superare severe prove di vivibilita, ossia controlli di qualita che certifichino la loro non degenerazione futura. A questo scopo, i nuovi materiali biologici vengono sottoposti alla prova di microscopia elettronica analitica e ad analisi genetiche. Per portare avanti le loro ricerche, gli esperti del dipartimento dIstologia dellUniversita di Granada lavorano in stretta collaborazione con i servizi di Oftalmologia degli ospedali Virgen de las Nieves e San Cecilio, ed anche con il servizio di Chirurgia Maxilofacciale, il Centro regionale di trasfusione sanguigna e la Banca dei tessuti.