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Spagna. Andalusia. Tra scontri e ricorsi si cerca di far partire la ricerca con le staminali embrionali

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Spagna. Andalusia. Tra scontri e ricorsi si cerca di far partire la ricerca con le staminali embrionali

Il Tribunale Costituzionale ha deciso di ammettere il ricorso presentato dal Governo centrale contro la legge andalusa sulle cellule staminali embrionali. Questo comportera la paralisi per almeno cinque mesi della norma in attesa della sentenza, per stabilire se la competenza in materia di ricerca sugli embrioni sovrannumerari e del Governo centrale o di quello autonomo.
La ministra alla Sanita Ana Pastor ha giustificato il ricorso spiegando che non ce una Spagna a due velocita nella ricerca scientifica. Ma la decisione non ha colto di sorpresa la Junta autonoma, e il consigliere per la Salute Francisco Vallejo nel corso di una conferenza stampa ha parlato infatti della cronaca di un ricorso annunciato, ecco perche in risposta e gia pronto un nuovo decreto che verra approvato tra il 3 febbraio e il 14 marzo, data delle prossime elezioni. Anche se in questo groviglio di leggi e ricorsi la situazione si complica sempre di piu.
Per riassumere e semplificare va ricordato infatti che la legge andalusa era impostata sulla vecchia legge spagnola della fecondazione assistita, e prevedeva la possibilita per i ricercatori di utilizzare gli embrioni sovrannumerari trascorsi i cinque anni dalla loro crioconservazione. Poi e arrivata la riforma della legge, in cui si prevede la ricerca su tutti gli embrioni sovrannumerari creati fino alla data della legge, ossia il 24 novembre 2003, a patto del consenso della coppia donatrice. E stato cosi presentato il ricorso dal Governo centrale contro la legge autonoma, e a distanza di un mese un nuovo ricorso -depositato sempre al Tribunale Costituzionale- e stato quello della Comunidad Autonoma, stavolta contro la legge nazionale. La contestazione e simile: invadenza di campo e di competenza.
Ora la Junta andalusa nel preannunciare il nuovo decreto, basera la norma sulla legge sulla fecondazione assistita attualmente in vigore, e, per certi versi, riconoscendone la validita, nonostante il ricorso presentato.

Mentre i due Governi si confrontano, il 23 gennaio entrera in funzione la Banca Andalusa di Cellule Staminali nel Campus tecnologico di Granada, che rifornira di embrioni i diversi gruppi di ricercatori della comunita autonoma per sviluppare tecniche per il progresso delle cure per il diabete, la rigenerazione ossea o i trapianti cellulari pancreatici, ossia le linee guide della ricerca andalusa.
Il 19 gennaio, intanto, si e insediata la Commissione Autonoma di Etica e di Ricerca Sanitaria. Un organo composto da 20 esperti di nota fama e prestigio del mondo della cultura, della ricerca, del diritto giuridico, delletica e del giornalismo. Un organo che nasce per essere indipendente, trasparente, multidisciplinare e che riflette il pluralismo politico, sociale e religioso della societa andalusa, secondo le parole del presidente della Junta Manuel Chaves pronunciate alla cerimonia inaugurale.
Ad elencare i primi impegni della Commissione e stato il consigliere Vallejo: luso e la disponibilita della ricerca cellulare in Andalusia; gli usi della medicina preventiva e rigenerativa; lo sviluppo delle linee di ricerca con le cellule staminali e la creazione di banche del Dna; le possibilita della riproduzione assistita; gli usi della pubblicita sanitaria, sempre piu lontana dal controllo pubblico e sociale, cosi come la volonta vitale anticipata -il testamento biologico.

Della commissione fa parte anche lo scienziato Bernat Soria: cio di cui gli scienziati e i pazienti necessitano, e che il lavoro si faccia, e la notizia non deve essere il ricorso ma i risultati della ricerca, precisando poi che comunque non e facile separare la politica dalle attivita quotidiane. Ma per Soria lattenzione andrebbe posta su aspetti come il finanziamento dei progetti, la qualita delle ricerche, e non sulle competenze. Ad essere onesti -ha esordito Soria in occasione della cerimonia per linsediamento della commissione-, avrei desiderato che quattro anni fa non fosse iniziata questa storia e che semplicemente si stesse facendo ricerca in Spagna da quattro anni, cioe esattamente quando si disse iniziamo. Bisogna ringraziare il Governo andaluso per lopportunita che ci da, perche permette che questa linea di ricerca inizi.
Ma Soria e intervenuto anche sul merito del ricorso presentato dal Governo centrale che non ci infastidiscano piu, che non ci dicano che si puo fare e al tempo stesso a Bruxelles votano contro la legge; ora largomentazione e che non si desidera una ricerca a due velocita: forse sara cosi, pero se cosi fosse non si concentrerebbero le risorse per la ricerca in altri luoghi; se lAndalusia ha deciso di iniziare perche non laiutano. Soria ha riconosciuto di sentirsi in una posizione scomoda perche il nostro obbiettivo e quello di stare in un laboratorio e di lavorare. Interpellato poi su che cosa avrebbe voluto chiedere al Governo, Soria ha spiegato: voglio fare delle domande corrette, ma una domanda possibile sarebbe quella di chiedere di non fare nulla e di lasciarci lavorare; questo e un campo che ha bisogno di essere regolamentato e la commissione di Etica dellAndalusia e un buon passo… Forse il miglior messaggio e che imitino lAndalusia.

Gli altri componenti della commissione oltre a Bernat Soria, direttore dellIstituto di Bioingegneria dellUniversita Miguel Hernandes di Elche, sono:
José López, direttore del Laboratorio di Ricerche Biomediche; Pedro Alfonso Cruz, professore di Diritto Costituzionale dellUniversita di Siviglia; María Concepción Iríbar, presidente della Commissione di Bioetica dellUniversita di Granada; Eduardo López Azpiarte, professore di Morale della Facolta di Teologia dellUniversita di Granada; Isabel Fernández, specialista in Medicina e presidente del Comitato Autonomo di Sperimentazioni Cliniche; Antonio Hevia, farmacologo clinico dellOspedale Virgen del Rocío; Esperanza Arriaga, antropologa e laureata in Infermeria; María Victoria Trianes, direttrice del dipartimento di Psicologia dellUniversita di Malaga; Rosario Valpuesta, professoressa di Diritto Civile dellUniversita Pablo de Olavide di Siviglia; Jerónimo Pachón, responsabile dellUnita Clinica di Malattie Infettive dellOspedale Virgen del Rocío; Carmen Mendoza, ricercatrice in biochimica e biologia molecolare; Emiliano Vázquez, medico specialista in Medicina di Empresa; Miguel Lorente, medico forense ed esperto in genetica forense e biotecnica; Luisa Balaguer, dottoressa in Diritto; Esperanza Sánchez, giornalista; Ángel Salvatierra, capo sezione di Chirurgia Toracica dellOspedale Reina Sofía di Córdoba; María Luisa Trinidad, vicedecana della Facolta di Diritto di Almería; Manuel Concha, capo del Servizio di Chirurgia Cardiovascolare dellOspedale Reina Sofía di Córdoba; Felipe Romera, direttore del Parco Tecnologico dellAndalusia.
Donatella Poretti

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