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Mente e corpo: mangiare al fast food causa depressione

Sarà perchè tornano di moda le usanze antiche, e insieme al baratto e alla sculacciata si riscoprono i sapori della vecchia cara cucina casalinga, o sarà perchè la fretta è sempre una cattiva compagna … ma i dati registrano un aumento della depressione in chi mangia abitualmente al fast food.
Oltre ai tanto citati danni per le arterie, per il cuore e per la cattiva digestione, quindi, i Mc Donalds e compagnia possono agire sull’umore e renderci tristi. Almeno così dice l’università di Granada, in Spagna, che ha studiato ben 9000 soggetti, frequentatori abituali di fast food ma non solo. Infatti, sarebbero sotto accusa anche le merendine «al volo» o comunque i cibi impacchettati da mangiare durante una veloce pausa pranzo. Oltre a contenere conservanti e grassi pericolosi, ci impediscono di goderci il pasto e di socializzare, invitandoci ad «andare di fretta».
Ecco perchè molte persone si deprimono, se assumono l’abitudine di «mangiare veloce». I soggetti più a rischio di depressione da fast food sono i single, sopra i 40 anni e fumatori. Si tratta infatti spesso di persone insoddisfatte che cercano rapide e intense soddisfazioni nel cibo, considerato non come una necessità ma come un gesto abituale, quasi anonimo. Un tassello triste in più da aggiungere a una vita solitaria e malinconica. Un consiglio? Andate piuttosto in trattoria! Cibo sano, aria «di casa» e gente affabile e simpatica intorno.
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